Sport

In profondità e compostezza la segreta «R-Evolution» del wakeboard

Sono stati inaugurati nel tardo pomeriggio di ieri i campionati mondiali di wakeboard sul lago del Salto. Un evento importante per il territorio per indotto e significato

Una grande festa dello sport. È apparsa così ieri pomeriggio a Borgo San Pietro l’inaugurazione dei campionati mondiali di wakeboard che fino al 30 luglio si svolgeranno sul lago del Salto. Nel villaggio preparato sulla spiaggia è tutto un brulicare di stand e attività mentre le squadre giunte per competere da ogni angolo del pianeta sfilano verso il palco per la presentazione. Colpisce il loro sorriso e la loro energia: sembra quello di cui c’è bisogno per sollevarsi da una lunga sensazione di crisi e abbandono, della quale le conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina segnano gli ultimi capitoli. La vitalità necessaria è quella dei giovani che si sono messi a disposizione e delle istituzioni che hanno fatto squadra e colto un’occasione imperdibile. Ma più importante ancora è forse l’aver riscoperto una risorsa nelle montagne e nel lago, nella bellezza originale dei borghi, nel paradossale vantaggio che lo stile di vita più lento della provincia offre a uno sport che si nutre di velocità e acrobazie. Un valore che è umano prima che economico.

«Ci sono due cose che fanno del lago del Salto un luogo irripetibile per il wakeboard – ha notato il vescovo Domenico portando il suo saluto all’evento – la prima è la profondità delle sue acque, la seconda è la loro placida compostezza. Profondità e tranquillità sono due cose che vanno nella direzione esattamente contraria a due demoni del mondo contemporaneo: la superficialità e la confusione». L’auspicio di mons Pompili è che l’evento aiuti tutti a recuperare profondità e tranquillità e per disporre ciascuno in questa direzione ha proposto un raccoglimento silenzioso, che con semplicità ha fatto superare le barriere linguistiche e aiutato a cercare l’unità a dispetto di un mondo segnato da gravi tensioni. «Gesù che non è venuto a inventare una nuova religione – ha spiegato don Domenico – ma a farci riconoscere il lato profondo e nascosto della vita restituendoci l’armonia del vivere».

Un’allusione a questa apertura di senso sembra annidarsi nello slogan del mondiale: Show your r-evolution. Un gioco di parole che allude a un cambiamento più intimo oltre che alle spericolate evoluzioni compiute dagli atleti. Il wakeboard è una delle discipline acquatiche più spettacolari: veloce, divertente e altamente adrenalinico, consiste nel farsi trascinare da una barca a circa 50 km orari, cavalcando un’onda infinita mentre si eseguono salti, figure ed evoluzioni senza perdere “di mano” il bilancino. In Italia questo sport è esploso velocemente e oggi vanta migliaia di praticanti, tra i quali Raoul Bova, che di questi campionati del mondo è l’ambasciatore. Frequentatore abituale del lago, non si sottrae alla richiesta di qualche autoscatto con il cellulare a margine della cerimonia. Seduto al suo fianco Claudio Ponzani, fondatore e presidente del Club Nautico Varco Sabino e vicepresidente della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard.

Se il lago del Salto è diventato uno dei luoghi più ambiti al mondo per praticare questo sport lo si deve molto alla sua passione per la disciplina e all’amore per la sua terra d’origine. Il resto lo fanno le acque, lisce, piatte e trasparenti come vetro, ideali per prendere la scia del motoscafo e volare in aria su un’onda che si vorrebbe non finisse mai.