Dodicimila persone. Tante sono quelle che dal 26 novembre hanno visitato i presepi monumentali allestiti sotto le volte del Palazzo Papale, quattro opere legate ai diversi momenti vissuti da san Francesco nel Reatino ormai assunte tra gli elementi stabili della Valle del Primo Presepe. L’iniziativa pensata dalla Diocesi di Rieti per tornare al significato originale del gesto compiuto dal Poverello nel Natale del 1223 a Greccio è ormai una realtà consolidata, in grado di suscitare attenzione non solo sul santuario francescano, ma su tutte le realtà della Valle Santa, facendo ricorso a diversi linguaggi e rivolgendosi a un pubblico eterogeneo. Si va dal curioso che la scopre come meta turistica, ma torna a casa arricchito dalla forza spirituale dei luoghi, al pellegrino che è in ricerca del volto di Francesco più autentico e immediato.
Dalla giornata inaugurale a oggi, e in particolar modo durante il ponte dell’Immacolata, il flusso di persone conferma la forza della manifestazione anche nelle sue proposte più originali e apparentemente distanti dal linguaggio ordinario del presepe. Lo dimostrano, ad esempio, le 2.300 persone transitate nel Salone Papale per contemplare i presepi realizzati attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea provenienti dal Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, presentati a Rieti in collaborazione con l’Apt Basilicata. Così come riscuotono interesse le realizzazioni in mostra al piano terra dell’ex Seminario, prossima “Casa della Carità” della diocesi, quelle nella Sala Mostre del Comune, le icone di Marco Tarquini esposte nella basilica di Sant’Agostino, i lavori dei concorsi legati alla manifestazione collocati tra la chiesa di San Domenico e l’attiguo chiostro della Beata Colomba.
Ma il potenziale della Valle Santa si è visto anche il 29 novembre, in occasione dell’anniversario della Regola con le centinaia di religiosi e religiose di tutte le famiglie francescane che si sono ritrovate a Fonte Colombo per vivere un ideale preludio dell’ottavo centenario francescano, un evento di portata universale che avrà inizio il 7 gennaio a Greccio.
L’occasione era culminata con un concerto al Flavio Vespasiano su temi francescani affidato alla Fanfara dell’Arma dei Carabinieri, e l’evento musicale è stato non isolato, ma è stato seguito dalla ripresa della rassegna di cori Note in Cammino nella chiesa di San Domenico, mentre ora si attendono, nello stesso luogo, da altri due appuntamenti: il primo domenica 18 dicembre dalle 15.30 con la seconda edizione di Zampogne e Ciaramelle in festival, il secondo il venerdì 23 dicembre alle 18.30, con il concerto Natale nella Valle a cura della Concert Band Città di Rieti.
Sempre la chiesa di San Domenico ha ospitato altri due importanti tasselli della Valle del Primo Presepe: il laboratorio di gessetto affidato ai Madonnari di Bergamo, frequentato da molti studenti e apprezzato dal pubblico durante i festeggiamenti per la patrona Santa Barbara, e la doppia giornata di sabato 10 e domenica 11 dicembre dedicata ai più piccoli, che con i mattoncini colorati hanno costruito fantasiosi presepi: oltre 1.000 presenze tra bambini e famiglie, chiamate a condividere nella grande chiesa duecentesca un tempo lieto avvicinandosi con il sorriso e il divertimento al mistero della Natività. Seguendo questo filo, saranno di sicuro altrettanto numerosi i bambini che domenica 18 dicembre si ritroveranno per la Messa delle 18 in Cattedrale per la rituale benedizione dei bambinelli.
Sono solo alcune delle proposte che tra Rieti e Greccio – dove si svolge la Mostra Mercato del Presepio e si trovano il Museo internazionale e il Santuario del primo presepe – sono ancora in programma. Il calendario completo degli eventi della Valle del Primo Presepe è sul sito ufficiale dell’iniziativa (https://bit.ly/3iXgN8W).
«In sole due settimane – dichiarazione del Vicesindaco e assessore al turismo di Rieti, Chiara Mestichelli – oltre dodicimila persone hanno visitato i presepi monumentali allestititi sotto le volte del Palazzo Papale, nell’ambito degli eventi della Valle del Primo Presepe. Numeri significativi che evidenziano, ancora una volta, la bontà del progetto giunto quest’anno alla sesta edizione ma che, soprattutto, sottolineano come il Francescanesimo e l’offerta turistico-religiosa possa rappresentare davvero il principale veicolo di promozione e sviluppo della Città e della provincia. Il Comune di Rieti crede fermamente in questo percorso e sta lavorando alacremente per consolidare le prospettive di crescita, anche in relazione alla ricorrenza del 2023 e al resto delle iniziative che coinvolgono i Santuari francescani e la Valle Santa in generale. Riteniamo che le componenti culturali e storico-sociali legate al francescanesimo abbiano potenzialità senza eguali nel percorso di potenziamento della capacità attrattiva del territorio reatino sul mercato turistico».
Il progetto La Valle del Primo Presepe è promosso dalla Chiesa di Rieti e la Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori con i Comuni di Greccio e Rieti, il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione Varrone e la collaborazione dell’Associazione Italiana Amici del Presepio. Maggiori informazioni sul sito: http://www.valledelprimopresepe.it.