Il vescovo visita il centro “Essere e benessere”. La cura del corpo fa star bene anche l’anima

È stato un incontro piacevole e proficuo quello svolto dal vescovo Domenico, nella mattinata del 4 ottobre, presso il centro Essere e benessere / Fisioterapia Iachetti. Un luogo apparentemente lontano dall’orbita delle cose di Chiesa, che mons Pompili ha invece guardato con simpatia e curiosità. Perché l’esistenza va guardata non solo nella dimensione spirituale, ma anche nel corpo e nella psiche. Il cristianesimo, a ben vedere, è una religione del corpo, è la fede in un Dio che si è fatto uomo, carne.

La relazione tra questi aspetti della vita spesso rimane in ombra, salvo farsi avanti nel momento della malattia e della sofferenza. «Per le persone malate – ha spiegato il vescovo – bisogna avere maggiore cura, perché non solo vivono un’esperienza dolorosa, ma sono esposte più di altri ad un senso di forte precarietà, che li rende molto fragili e li rende bisognosi di una cura doppia».

Don Domenico ha dunque fatto i suoi auguri alla struttura, e non solo perché la cura del corpo fa anche star bene anche la psiche e aiuta il benessere dell’anima, ma anche con l’auspicio che «l’attività professionale possa svilupparsi e consolidarsi, offrendo anche la possibilità di poter vivere con un lavoro che a bene vedere è molto di più di una prestazione d’opera».

La visita è la prima di una serie di appuntamenti «in ascolto del mondo del lavoro» organizzati dall’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro della diocesi di Rieti.