La vicenda della sottrazione della reliquia di Sant’Antonio dalla chiesa di San Francesco dà amarezza e sconcerto. E’ stato sottratto un oggetto di enorme valore religioso, ma anche civile.
La figura del frate francescano è infatti strettamente legata con l’identità cittadina e fa parte di una storia che in qualche modo ci riguarda tutti. È la testimonianza di un passato che appartiene ai reatini in quanto tali.
Mi auguro, perciò, che chi ha compiuto questo gesto possa tornare sui propri passi e restituire alla Pia Unione e alla Città intera quanto appartiene loro.
Se vorrà, la persona che oggi trattiene quell’oggetto – di nessun valore materiale, ma di grande valore storico – troverà certamente il modo di restituirlo, anche anonimamente.
Il Comune è a disposizione affinché questa vicenda possa concludersi nel migliore dei modi.
veramente la Curia aveva dichiarato “pur non avendo un grande valore economico, l’oggetto ha «un immenso valore spirituale e religioso”.
Quale è il “grande valore storico” di cui parla il Sindaco?
E’ reale o è solo che come Sindaco non voleva esprimersi sul valore religioso?
E, visto che si parla del valore storico o religioso, di che tipo di reliquia si tratta? E di che classe (https://it.wikipedia.org/wiki/Reliquia#Classificazione)?