La Filcams Cgil e la Uiltucs Uil, «a fronte del nuovo incontro con la dirigenza di Conforama richiesto sabato scorso dal Presidente della Provincia e auspicando che in quella sede Conforama esprima finalmente quali sono le reali intenzioni del gruppo rispetto al punto vendita di Cittaducale, ovvero se ci sono intenzioni serie per il futuro che si concretizzino in investimenti sul rilancio della struttura e della galleria (ormai abbandonata a se stessa), e ritenendo di estrema importanza il confronto aperto con i rappresentanti del Territorio» comunicano che «pur mantenendo lo stato di agitazione, le forme di lotta sin qui messe in atto dai lavoratori contro i 14 licenziamenti (sciopero e presidio del punto vendita) sono sospese fino all’incontro di cui sopra».
«Resta inteso – spiegano Enrico Turchi (Filcams) e Pietro Feliciangeli (Uiltucs) – che qualora l’incontro subisse immotivati ritardi i lavoratori, entro la prossima settimana, riprenderanno le azioni di lotta e faranno di tutto per coinvolgere anche la cittadinanza nella lotta per la difesa dei posti di lavoro e contro il rifiuto, anche in sede ministeriale, da parte della multinazionale franco-sudafricana, di ricorrere agli strumenti previsti dalla legge italiana (contratti di solidarietà) allo scopo di fronteggiare le crisi senza buttare nessuno in mezzo alla strada».
«Una ostinazione tanto irragionevole e incomprensibile (sarebbe a costo zero per l’azienda) – concludono i sindacalisti – da lasciar intendere a tutti (anche all’opinione pubblica e alle Istituzioni locali) che forse il vero scopo dell’insistenza sui licenziamenti (ben 198 in tutta Italia) è di arrivare ad un disimpegno in Italia se non alla chiusura o cessione definitiva».