Religiose

Il «sì» di suor Angela Chiara in Cattedrale

Le parole della formula di professione perpetua suor Angela Chiara le ha pronunciate, nelle mani della badessa suor Maria Daniela Bambini, sul presbiterio della Cattedrale di Rieti

«Io suor Angela Chiara della Trinità, a lode e gloria di Dio, che per sua grazia mi ha scelta e mi ha chiamata con la ferma volontà di osservare il santo Vangelo e di seguire ed imitare la vita dell’Altissimo Signore nostro Gesù Cristo e della sua santissima Madre, nelle tue mani, madre abbadessa suor Maria Daniela, e davanti alle mie sorelle, prometto e faccio voto a Dio onnipotente di vivere per tutto il tempo della mia vita in castità, senza nulla di proprio, in obbedienza e in clausura, secondo la Regola delle Sorelle Povere di santa Chiara…».

Le parole della formula di professione perpetua – di cui ha poi firmato il foglio sull’altare maggiore – suor Angela Chiara Lovascio le ha pronunciate, nelle mani della badessa suor Maria Daniela Bambini, sul presbiterio della Cattedrale di Rieti, la diocesi che ha accolto la comunità clariana nata dalla fusione del monastero reatino di Santa Chiara con quello di Civita Castellana, dove suor Angela Chiara si trovava da alcuni anni come professa temporanea.

Il monastero civitonico un paio di anni fa aveva ospitato le monache “sfollate” dal complesso reatino di via San Francesco in seguito agli ingenti lavori del post sisma: nel tempo è maturata la decisione di unire le due fraternità religiose e collocare a Rieti la sede della comunità nata da questa fusione. In questi mesi si sta completando il trasloco delle monache a Colle San Mauro: quello che era il convento dei Cappuccini diventa dunque la provvisoria sede del monastero clariano, in attesa di poterlo definitivamente sistemare – quando saranno svolti i lavori necessari – all’altra collina fuori le mura cittadine, nell’oasi francescana Sant’Antonio al Monte.

Suor Angela Chiara è dunque da poco a Rieti. E giunto il momento della sua definitiva consacrazione fra le seguaci del secondo ordine francescano, ha voluto svolgerla nella Cattedrale di Santa Maria, ricevendo la benedizione dal vescovo Domenico.

Dunque è toccato a monsignor Pompili – nella Messa domenicale concelebrata con il provinciale dei Frati Minori padre Massimo Fusarelli, il provinciale del Terd’Ordine Regolare di san Francesco padre Paolo Benanti (da sempre amico della religiosa), il vicario episcopale per la vita consacrata padre Orazio Renzetti e altri sacerdoti – benedire il proposito di suor Angela Chiara, che dopo essere stata da lui interrogata sulle proprie intenzioni si è prostrata dinanzi all’altare durante il canto delle Litanie dei santi. Dopo la formula di professione solenne, la preghiera di benedizione del vescovo ha definitivamente inserito la monaca nell’ordine delle Sorelle Povere nate dal carisma di santa Chiara in quella Assisi in cui ella stessa è nata e cresciuta.
Ad accompagnarla in questo passo, le consorelle, altre suore di comunità reatine, i familiari, i cantori del coro umbro del quale suor Angela faceva parte, unendo così alle loro voci la sua voce angelica che, oltre a cantare il salmo della Messa, al termine della liturgia ha innalzato una struggente Ave Maria di Vavilov-Caccini.