Giornata della Parola

Il seme del Verbo: alla Giornata della Parola la consegna del Vangelo e dell’albero

Un libro e un albero: sono i due segni posti al cuore della Giornata della Parola, celebrata lo scorso sabato a cura del Servizio diocesano per l'Evangelizzazione e la Catechesi

Un libro e un albero: sono i due segni posti al cuore della Giornata della Parola, celebrata lo scorso sabato a cura del Servizio diocesano per l’Evangelizzazione e la Catechesi. A consegnare il Vangelo di Matteo e la pianta a una rapprensentanza delle zone pastorali, dei religiosi, dei movimenti ecclesiali e degli insegnanti di religione, è stato il vescovo Domenico, durante la liturgia della Parola svolta in Cattedrale.

«La scrittura – ha spiegato il vescovo Domenico concludendo la celebrazione – non è un libro polveroso, ma la presenza di Dio che convoca e raduna la Chiesa». Questo è il senso della Giornata della Parola: un invito a tutti – preti, diaconi, religiose e religiosi, laici donne e uomini – affinché s’ingegnino ad annunciare il Vangelo. «Ce n’è di tutti i colori per far sì che la Parola risuoni: anche in piccoli gruppi, durante le celebrazioni, in occasione degli incontri pubblici o durante la visita alle famiglie». Un annuncio da vivere in modo semplice, sine glossa, per usare una formula cara a san Francesco.

Ed è proprio a proposito del Poverello, e alla Laudato si’ di papa Francesco, mons Pompili ha voluto che quest’anno, insieme al Vangelo, fosse consegnato un albero a ogni parrocchia: «il desiderio è che possa essere piantato all’ombra di ogni campanile», come una metafora forte della vita che fiorisce dove risuona il Vangelo, che cresce se affonda le radici nel terreno della Chiesa, se si mantiene vicino al luogo in cui la comunità si ritrova per stare a contatto con la Parola.