Università

Il ministro Bernini a Rieti per presentare i nuovi corsi universitari: «Scommettiamo sui giovani»

Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini è arrivato giovedì mattina a Rieti per presentare il Polo Universitario Interateneo

Parla di «forza ed energia per realizzare un progetto non solo locale, ma riguardante tutto il territorio nazionale», il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, arrivato giovedì mattina al polo culturale Santa Lucia di Rieti per presentare il Polo Universitario Interateneo.

«L’aggregazione universitaria è un detonatore di crescita per tutti – ha detto il ministro – poiché crescita, sviluppo ed economia circolare sono strettamente correlati ad un sistema universitario che deve riuscire a fare rete sul territorio, a partire da enti locali e imprese. La parte più importante del viaggio si vede quando si varca la soglia, e noi stiamo varcando questa soglia. È necessario investire sui giovani e sulle potenzialità del luogo, in modo da far crescere sia gli studenti che la comunità, dando la possibilità di rimanere o venire a Rieti».

A portare i saluti della città, il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi: «Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per questa giornata particolarmente importante», ha detto il sindaco. «Il rafforzamento del territorio e delle aree intende migliorare sia l’attività professionale che lavorativa di Rieti. Sarà una stagione diversa per l’università, una stagione di fiducia per gli investimenti che parte da un’offerta formativa rinnovata, forte e specifica».

Una «pagina importante», sottolineata anche dall’onorevole Paolo Trancassini, questore della Camera dei Deputati, che ha sottolineato l’opportunità di «nuove prospettive» e rinnovate possibilità di lavoro e studio. «Credo che questa giornata debba essere per noi una stella cometa per lavorare insieme e in sinergia – ha detto l’onorevole – la legge di bilancio ha portato importanti risorse, l’augurio è che oggi si segni un punto di partenza per lavorare insieme per Rieti e la sua provincia».

Presente anche il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse: «Siamo qui oggi per festeggiare insieme l’avvio di nuovi corsi. Un obiettivo raggiunto anche grazie al lavoro congiunto di enti diversi. Ma non servono tante parole quando sono i fatti a parlare».

La rettrice dell’Università La Sapienza Antonella Polimeni e il rettore dell’Università della Tuscia Stefano Ubertini hanno illustrato e presentato la nuova offerta formativa per l’anno accademico 2022-2023, con l’avvio di nuovi corsi di laurea erogati dalle due università nelle aree medico sanitaria, economica, ingegneristica e agroforestale, nonché delle strutture sanitarie clinicizzate.

I sette nuovi corsi saranno: Ingegneria per l’innovazione tecnologica per l’edilizia, Fisioterapia, Igiene dentale, Logopedia, Dietistica, Economica dell’innovazione, Gestione digitale dell’agricoltura e del territorio montano.

Presente, in rappresentanza della Asl di Rieti, la direttrice sanitaria Assunta De Luca: «Salutiamo insieme l’avvio di questa gestione che si concretizza dopo quarant’anni il rapporto fattivo con La Sapienza di Roma per aumentare le potenzialità e l’offerta. Sarà una grande opportunità di crescita per la sanità locale per valorizzare talenti presenti sul territorio e caratteristiche delle competenze sanitarie, anche attraverso un Centro di ricerca sull’economia circolare e sulla salute e l’avvio di un percorso di clinicizzazione di alcuni reparti ospedalieri».

«Negli ultimi anni abbiamo combattuto tra mille difficoltà e anche contro qualche scetticismo perché credevamo fortemente nell’Università, per la crescita culturale ed economica della città e dell’intera provincia. Con questa amministrazione riusciamo a mettere una pietra miliare su un percorso che la città ha sognato per tanti anni. Siamo convinti che fornire ai giovani tutte le possibilità per poter rimanere nella propria terra o per tornare e contribuire a sviluppare culturale, socialmente ed economicamente l’intera comunità reatina sia una priorità della nostra amministrazione e dell’intero territorio», ha commentato l’assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Rieti, Letizia Rosati.
L’idea di fondo è quella di potenziare anche le attività di formazione e ricerca nel contesto del territorio contribuendo allo sviluppo culturale ed economico della città di Rieti, e rendendola a tutti gli effetti una città universitaria tramite servizi e infrastrutture adatti. Il tutto non solo utilizzando la principale sede di Palazzo Aluffi, ma anche i locali dell’ex ospedale vecchio in via di ritrutturazione, quelli del polo culturale Santa Lucia ma anche le biblioteche ed altri luoghi attrattivi e funzionali.

«Dobbiamo portare l’Italia al livello che gli compete – ha detto il ministro Bernini – è necessario scommettere sui giovani e sulla loro formazione. Lavorare su cultura e competenza con pazienza, costanza e tranquillità».