Il 28 e 30 agosto al Reate Festival il “Così fan tutte” di Mozart diretto da Nagano

Così fan tutte” in forma semiscenica diretta da Kent Nagano con l’Orchestra da Camera di Mantova completa la trilogia mozartiana iniziata nelle precedenti edizioni, ancora una volta con un cast d’eccellenza (Poplavskaya, Ganassi, Korchak, Capitanucci, Bordogna).

Nucleo del progetto del Belcanto condiviso da Kent Nagano e dal direttore artistico Bruno Cagli, la trilogia mozartiana iniziata al Reate Festival nel 2009 con Don Giovanni e proseguita nel 2010 con Le nozze di Figaro, giunge a compimento quest’anno con un allestimento di Così fan tutte in forma semiscenica (28 agosto con replica il 30) che vede ancora una volta un cast di stelle del canto all’altezza dei grandi palcoscenici internazionali.

Nei ruoli femminili Marina Poplavskaya (Fiordiligi), Sonia Ganassi (Dorabella), in quelli maschili Dmitry Korchak (Ferrando), Fabio Maria Capitanucci (Guglielmo) e Paolo Bordogna (Don Alfonso); a loro si affianca Damiana Mizzi (Despina), una giovane cantante dell’Opera Studio, la scuola di perfezionamento diretta da Renata Scotto.

Kent Nagano, direttore musicale della Bayerische Statsoper di Monaco di Baviera e dell’Orchestra Sinfonica di Montreal, in questa produzione dirigerà l’Orchestra da Camera di Mantova, una delle compagini di maggior qualità nel nostro paese per brillantezza esecutiva e sensibilità stilistica. Il Belcanto Chorus, nato in occasione del Reate Festival 2009, è formato da artisti provenienti dalle compagini corali del Teatro Regio di Parma e della Corale Luca Marenzio di Roma e sarà diretto da Martino Faggiani.

Così fan tutte, composta da Mozart nel 1789 su una trama apparentemente esile basata su un meccanismo classico di scambio di coppia – una commedia illuminista su un libretto molto ben scritto di Lorenzo da Ponte – come la definisce il direttore artistico del Festival, Bruno Cagli, ad un’apparente semplicità unisce la poesia di verità profonde raccontate attraverso la musica. «In Così fan tutte La poesia della musica rende vere situazioni che sono per lo più finzioni», affermava un grande musicologo come Fedele D’Amico.

Un’opera con più livelli di lettura, di grande bellezza lirica di cui particolarmente attesa è la lettura interpretativa di Kent Nagano. In occasione de Le Nozze di Figaro dello scorso anno al Reate Festival così si era espressa la critica:

«La direzione di Kent Nagano è così precisa, limpida e misurata da poter apparire distaccata, eppure la vita e la teatralità della musica di Mozart ci sono tutte, ma come filtrate da un approccio che si potrebbe definire zen». (M.Mariani, Il Giornale della Musica)

«Esecuzione sempre attenta al rapporto tra musica e canto, al dettaglio strumentale». (S.Cappelletto, La Stampa)

«…un altro gesto sapiente, quello di Kent Nagano che ha fatto emergere con assoluta trasparenza la struttura sonatistica dei numeri vocali insieme alla traboccante teatralità della partitura strumentale». (G.Barbieri, La Repubblica)

«Merito, intanto, di Kent Nagano, che ha condotto le fila del progetto con un’agogica sempre attentissima oltre che con notevole eleganza; e sotto direzione cosı` preziosa v’era un consorzio vocale…». (A.Nicastro, Musica)

Si ricorda che i biglietti per tutti i concerti del festival, per una precisa scelta politica dell’ente organizzatore e della direzione artistica, sono stati fissati ad un prezzo unico che può essere considerato simbolico, dato il livello artistico delle manifestazioni. Questo allo scopo di rendere largamente accessibile al pubblico la fruizione di quell’immenso patrimonio musicale e culturale che il festival intende trasmettere e valorizzare.