I tamburi di “San Domenico” scuotono la città

Con i loro colpi di tamburo e le squille potenti, il Gruppo Sbandieratori e Musici della città di Giove, gli Sbandieratori, Chiarine e Tamburini del Gruppo Storico Carbium di Calvi e gli Sbandieratori e Musici del Gruppo Storico dell’Aquila hanno decisamente ravvivato il sonnecchioso sabato cittadino.

Seguendo tre percorsi distinti, i gruppi medievali hanno dato vita a spettacoli di grande suggestione che, a giudicare dalla folla che si è messa in cerchio per assistere, hanno piacevolmente interessato e divertito il pubblico.

Pubblico che i banditori hanno avvisato dell’evento della serata: la (rievocazione della) Canonizzazione di San Domenico di Guzman a Rieti. L’evento, risalente al 1234, è riproposto con successo da ormai sei anni dal Consorzio Reate Antiqua Civitas.

Dalle 21:30 la manifestazione riprende con il corteo storico lungo le vie cittadine. Percorso comprenderà via Roma, piazza Vittorio Emanuele, via Cintia, via Sanizi, piazza Beata Colomba, arrivo Chiesa di San Domenico.

Dalle 22, presso la Chiesa di San Domenico in Piazza Beata Colomba, sarà rievocata la canonizzazione di San Domenico di Guzman, quest’anno con la regia di Alessandro Cavoli.

Dalle 23 nell’area del lungo Velino del ponte Romano gli Sbandieratori si esibiranno sulla naturale scenografia del Velino. Quindi sarà la volta dello spettacolo “Vita, morte, eternità” a cura del gruppo Mononoke in collaborazione con Consorzio Reate Antiqua Civitas, Arcieri di S. Giovanni Reatine e Gruppo di Teatro “Ci vuole un senso” di Piani Poggio Fidoni.