“Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell’uomo e del bambino, se poi puniamo i bambini per gli errori dei adulti?”. È la provocazione lanciata dal Papa durante l’udienza di oggi. È vergognoso, ha detto, che tanti bambini siano “rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro”. “Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, i bambini non sono mai un errore”. Per Francesco, “ogni bambino abbandonato è un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che abbiamo costruito”. Troppi bambini nel mondo, la denuncia, sono vittime di delinquenti che li addestrano alla guerra e alla violenza o li usano per “indegni traffici e commerci”: “Sono infanzie violate nel corpo e nell’anima”, ma nessuna delle loro lacrima andrà perduta. Nei Paesi ricchi, i bambini sono le prime vittime di “unioni immature e separazioni irresponsabili”: ma per il Papa “con i bambini non si scherza”, nessun sacrificio degli adulti è troppo grande pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio. Il Signore ci giudicherà ascoltando quello che gli riferiscono gli angeli dei bambini. E allora, domandiamoci sempre, l’invito finale di Papa Francesco: “Cosa racconteranno a Dio di noi, questi angeli dei bambini?”.