Un altro tassello, il Gemellaggio tra Greccio e Celano si aggiunge ai tanti eventi preparati da vari fronti per le ricorrenze degli ottocentenari francescani.
Sabato 1 aprile la giornata assolata ha favorito una grande partecipazione di pubblico dentro e fuori la Sala del Velita di Greccio per la firma del Patto di Gemellaggio tra la comunità del paese del primo presepe e quella che diede i natali sia a Tommaso da Celano, primo biografo ufficiale del Poverello, che a Giovanni Velita, che contribuì fattivamente a realizzare l’intuizione di Francesco.
Comunità di Greccio tirata a lucido, con la Polizia Municipale che issava il gonfalone, le autorità cittadine e provinciali e gli studenti delle scuole che hanno preparato intermezzi musicali a tema francescano con fiati e tastiere per l’evento organizzato dal Comitato Gemellaggi del Comune di Greccio, nato da poco ed alla sua prima “uscita” ufficiale.
Insieme al parroco padre Pasquale, è intervenuto per portare il proprio saluto anche il vescovo di Rieti monsignor Vito Piccinonna, che ha ringraziato i cittadini ed in particolare le famiglie religiose francescane «che hanno saputo portare avanti l’eredità spirituale di san Francesco», e padre Luciano De Giusti, ministro provinciale dei Frati Minori della Provincia di San Bonaventura.
Accolta dal primo cittadino di Greccio Emiliano Fabi la delegazione municipale di Celano con in capo il sindaco Settimio Santilli, che non nasconde l’emozione, acuita anche dal terribile fatto di cronaca che la mattina stessa ha investito il paese. «Purtroppo o per fortuna la vita va avanti, con il collega Fabi abbiamo fatto un lungo lavoro, partito nel 2019 e intervallato dalle difficoltà degli ultimi anni», ha detto il primo cittadino Santilli. «Non saremmo mai mancati al coronamento di un percorso piacevole e che porterà ottimi frutti nell’ottica della promozione delle nostre rispettive comunità e dei tratti francescani che le accomunano».
Rimarcato più volte il “doppio filo” dei personaggi a cui il comune abruzzese diede i natali, «perché è anche grazie a loro che siamo qui a celebrare gli ottocento anni dal primo presepe», ha detto il sindaco Fabi. «Senza il fedele racconto di Tommaso da Celano non avremmo potuto sapere quello che accadde realmente e dettagliatamente quella notte, mentre senza il contributo materiale di Giovanni Velita, discendente dei conti di Celano, nobile e signore di Greccio ed amico fidato del santo, forse Francesco non avrebbe ricevuto ciò di cui aveva bisogno per ricreare nel nostro borgo la scena della Natività. In virtù di questo legame siamo qui oggi, per rafforzare la nostra amicizia e collaborazione».
Scambio di doni rappresentativi e pergamene nel corso della mattinata, culminata con la lettura della carta di intenti firmata dai due sindaci, che ha esplicitato in maniera dettagliata gli obiettivi e le volontà reciproche da attuare da quest’anno in poi, nell’ottica di contribuiti variegati che siano tutti finalizzati alla valorizzazione ed alla divulgazione delle eccellenze di ciascun territorio. E applausi per i bambini dell’istituto comprensivo Malfatti, che hanno sottolineato il momento con le note di Fratello sole, sorella luna.
Al termine dell’evento, brindisi in piazza per tutti gli intervenuti e momento conviviale a base delle specialità del posto, con tanto di torta celebrativa del momento.