Anniversario del terremoto

Giuseppe Conte ad Amatrice: rapporto diretto con la gente in cerca di una svolta

In occasione della Messa ad Amatrice per l'anniversario del sisma, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, si è avvicinato ai cittadini che lo hanno chiamato al confronto

Poco prima dell’inizio della Messa presieduta dal vescovo Domenico ad Amatrice in occasione dell’anniversario del terremoto del 24 agosto 2016, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, si è avvicinato ai cittadini che lo chiamavano per un confronto. Poche parole rivolte dal Premier e la promessa a una donna: «vengo a casa sua dopo la cerimonia».

«Abbiamo previsto poteri speciali come Genova per la ricostruzione», ha detto Conte accompagnato dal sindaco di Amatrice.

«Voglio una casa, voglio tornare tra la mia gente. Mio marito è morto, mia figlia è lontana. Siamo amareggiati. E oggi doveva essere il nostro giorno», ha spiegato la donna al primo ministro. Il Primo cittadino di quello che era uno dei borghi più belli d’Italia ha sottolineato quanto di buono è arrivato negli ultimi tempi dal Governo: «È il primo Premier ad interessarsi davvero alla ricostruzione a noi. Serve speranza».

Al termine della Messa, dopo un breve saluto con il vescovo Domenico, Giuseppe Conte ha ripreso a dialogare con la gente: «chi ha perso qualcuno ha sempre ragione», ha ammesso, scusandosi se molte cose sono rallentate anche a causa del Covid-19, rivendicando ancora attenzione per le nuove misure, chiedendo fiducia, anche se non sono semplici da spiegare.