Giornata mondiale del malato: la logica accogliente di Gesù tiene insieme il sano e il sofferente

La presenza del Vicario della Zona pastorale di Rieti città, don Lorenzo Blasetti, ha concluso il triduo in preparazione alla festa di domenica 11 febbraio in onore della Beata Vergine Maria di Lourdes.

Ancora una volta, nel pomeriggio di sabato 10, i Fedeli si sono raccolti in preghiera con profonda venerazione e grande spirito di fede. Il celebrante, richiamando il testo del libro del Levitico (13,1-2.45-46), ha precisato che nel tempo dell’Antico Testamento vigeva una dura legge che obbligava il lebbroso, persona impura, alla emarginazione sociale, all’isolamento.

Gesù, invece, incarnando una logica “accogliente”, supera le norme esistenti rispetto agli emarginati, tocca il lebbroso, lo guarisce e lo reintegra nella vita civile. Alla richiesta del lebbroso che in ginocchio supplicava Gesù: «Se vuoi, puoi purificarmi», il Signore manifesta la Sua profonda compassione.

Don Lorenzo Blasetti ha voluto richiamare l’esigenza, da parte di ogni discepolo di Gesù, di far sentire la propria solidarietà verso ogni persona sofferente, verso ogni malato. Coloro che hanno aderito alla sequela di Cristo devono far sentire la loro “compassione” e mostrarsi vicini ai bisognosi. Nessuno può esimersi dal “dovere” di mostrarsi sensibile e solidale nei confronti di quanti subiscono ogni emarginazione, a causa di qualsiasi “lebbra”, sia del corpo, come pure della condizione sociale. Ogni fratello, ogni sorella che manifestano un disagio e si mostrano “malati” hanno il diritto di essere aiutati.

Don Lorenzo ha ribadito la necessità di usare “misericordia” e l’obbligo di amore nei confronti delle tante persone abbandonate e lasciate sole in un mondo in cui predominano l’egoismo, l’indifferenza, l’abbandono. Come discepoli di Gesù, oggi, dobbiamo far sentire il calore della bontà, della Carità, la fragranza dello Spirito Santo Amore.

Che la Vergine di Lourdes ci ottenga la grazia di ascoltare la voce di Dio Padre come sempre piena di dolcezza, soprattutto nei momenti più difficili del cammino, sapendo che il Suo Amore non mente, che «grandi cose ha fatto il Signore per noi», che cose ancora più grandi sono state preparate per coloro che Lo amano e che Egli ama!