Giovedì 17 aprile il presidente dell’Ordine ha incontrato l’assessore della Regione Lazio, Fabio Refrigeri, al quale ha illustrato le criticità ambientali, legate al territorio regionale, da affrontare in via subitanea e prioritaria. Radon, energie rinnovabili, terremoti e la figura del geologo tra i temi trattati
Giovedì 17 aprile il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli, ha incontrato l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri. È stata l’occasione per illustrare le criticità ambientali, legate al territorio regionale, da affrontare in via subitanea e prioritaria. Un incontro ricco di spunti riflessivi, svoltosi all’insegna della cordialità: “Abbiamo presentato – spiega il presidente – tutta una serie di proposte per risolvere o, al momento tamponare, le situazioni più urgenti che, se non affrontate col giusto piglio, potrebbero compromettere la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo dell’economia”. Tra i punti sul tavolo quello delle energie rinnovabili, in particolare l’idroelettrico e il geotermico, che nel Lazio hanno avuto una crescita rilevante nel corso degli ultimi anni, “crescita – rimarca Troncarelli – alla quale la normativa regionale non è riuscita a stare dietro in modo adeguato, provocando un rallentamento nel rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione degli impianti di sfruttamento da parte degli uffici preposti”.
È stata richiamata l’attenzione inoltre sul rischio da gas Radon, “per il quale la nostra regione risulta avere uno dei più alti tassi di inquinamento. In particolare – ribadiscono i Geologi del Lazio – è stato proposto di intervenire individuando nel dettaglio le aree dove vi è una maggiore concentrazione e pianificando su queste in modo adeguato la realizzazione degli edifici, al fine di abbattere le concentrazioni di questo gas radioattivo all’interno dei locali”. Il presidente Troncarelli ha confermato la disponibilità a firmare una convenzione, come già fatto in altre regioni, che preveda l’istituzione di “presidi territoriali” con il supporto di geologi professionisti, che operino a livello locale su base volontaria, sia come supporto in eventuali stati emergenziali per calamità naturali, sia per l’attività di previsione e prevenzione. “Non sono mancate ulteriori proposte volte a snellire le procedure di autorizzazione sismica, apportando delle modifiche al regolamento regionale in materia, che consentano istruttorie più rapide, pur nel rispetto della sicurezza nella progettazione e nell’esecuzione delle opere.
Un sollecito importante – continua ancora il presidente dell’Ordine – è stato ribadito sulla questione delle attività estrattive che, a livello regionale, oltre a risentire fortemente della crisi generale dell’edilizia, si trovano imbrigliate in tortuosi percorsi autorizzativi, che arrivano a compromettere la sopravvivenza stessa di alcune imprese”.
Infine Troncarelli ha ricordato la necessità di ottimizzare le risorse umane e tecniche disponibili presso gli uffici regionali e incentivare la presenza del geologo presso gli enti locali, quale “sentinella” del territorio: in primis inserendo la figura del geologo nell’organico degli uffici dei Geni Civili, a cui sono, tra le altre, demandate le istruttorie dei progetti, compresi gli elaborati di competenza geologica, per le costruzioni in zone sismiche e per gli abitati ammessi a consolidamento e in cui, incredibilmente, oggi non lavora neanche un esperto. Il presidente è rimasto molto soddisfatto dell’attenzione e dell’impegno mostrati dall’assessore all’Ambiente: “Refrigeri si è rivelata ancora una volta persona intelligente e sensibile, dichiarando di voler stringere un legame stretto e duraturo con i professionisti dell’Ordine dei Geologi e avvalersi così del nostro contributo per operare le scelte più adeguate al fine di tutelare l’ambiente ed il territorio, che si traduce nel proteggere gli interessi e la sicurezza dei cittadini di oggi e di domani”, ha chiosato Troncarelli.