Gara Saprodir: il Consiglio di Stato dà ragione alla Provincia di Rieti

Il Consiglio di Stato, sez. Quinta, con Sentenza n. 1703 depositata il 21 luglio 2015, ha accolto il ricorso della Provincia di Rieti contro la Sentenza del TAR che aveva annullato l’aggiudicazione a favore dell’ATI RIECO (capogruppo) della gara per la scelta del socio privato della società SAPRODIR.

Il Supremo Collegio, con motivazioni che non lasciano spazio ad alcuna ombra e con parole decisamente dure nei confronti dei giudici di primo grado, ha “certificato” in via definitiva la piena correttezza dell’operato dell’amministrazione Provinciale di Rieti.

Si chiude, in questo modo, una vicenda contenziosa che, finalmente, vede la Provincia di Rieti – prima in tutto il Lazio e tra le prime in Italia – portare a termine un percorso che rappresenta la vera svolta nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti.

“Questa Sentenza – ha detto il Presidente Rinaldi – ci riempie di gioia e soddisfazione perché mette la parola fine ad illazioni e chiacchiericcio e restituisce, invece, il reale valore al lavoro svolto da questa Amministrazione Provinciale. Un lavoro che ha visto il Dirigente Carmelo Tulumello e l’Arch. Tonino Cicconetti veri protagonisti di una gestione amministrativa della gara per la scelta del socio privato SAPRODIR che il Consiglio di Stato ha ritenuto esemplare. Si apre adesso – prosegue Rinaldi – una fase rivoluzionaria che vedrà SAPRODIR e la Provincia di Rieti protagoniste di una nuova ed innovativa filosofia ambientale legata alla gestione dei rifiuti e siamo convinti che la Regione Lazio saprà riconoscerci il merito di aver saputo fare quello che nessuna altra provincia ha fatto. Adesso – conclude Rinaldi – provvederemo immediatamente a convocare i Comuni aderenti a SAPRODIR per avviare in modo operativo e concreto le attività ed essere da esempio nell’intero panorama nazionale.”

“La sentenza del Consiglio di Stato – ha commentato il dirigente dott Carmelo Tulumello, che ha gestito l’intera procedura di gara – è una delle mie più grandi soddisfazioni a livello professionale. Questa è stata la gara più importante, sotto il profilo economico, mai svolta dalla Provincia di Rieti ed avere un avallo così pieno ed incondizionato da parte del massimo organo della giustizia amministrativa ci ricompensa dei sacrifici e di tante amarezze che in questo ultimo anno abbiamo dovuto mestamente e professionalmente sopportare in silenzio. Ciò che più conta – prosegue Tulumello – è che sia emersa in modo netto la capacità amministrativa di questo Ente e la trasparenza dell’intero percorso amministrativo che ha portato all’aggiudicazione. Leggere nella sentenza che “Il motivo accolto dalla sentenza impugnata risulta, dunque, generico e apodittico, basandosi su assunti del tutto astratti e vaghi dei quali non era stata neppure fornita dimostrazione”  è la migliore risposta a chi ha voluto cavalcare vicende ed argomentazioni che nulla hanno a che fare con la serietà, imparzialità e correttezza del nostro lavoro. Un sincero ringraziamento – conclude Tulumello – a tutto il personale del Servizio Rifiuti della Provincia di Rieti perché, nonostante fare le cose bene sia un nostro dovere, abbiamo dato una bellissima dimostrazione di saperlo fare”.

La sentenza del Consiglio di Stato mette anche fine alle polemiche legate alla presenza in commissione di gara dell’ing. Giovanni Fiscon, balzato agli onori della cronaca nell’ambito delle vicende di “mafia capitale”: il collegio, infatti, ha ritenuto che il TAR “sarebbe stato indotto alla propria decisione dalle recenti vicende giudiziarie che avevano coinvolto il medesimo commissario, ma tali vicende non avevano riguardato la gara oggetto di controversia, rispetto alla quale l’ipotesi di collusioni era rimasta del tutto indimostrata, non essendo emerso alcun tipo di legame tra il componente della commissione e l’aggiudicataria”.

Con queste argomentazioni, dunque, il Consiglio di Stato ha ha annullato la sentenza del TAR Lazio con conseguente piena efficacia dell’aggiudicazione a favore dell’ATI Rieco.