Futuro senza novità

Il solito. Al mercato del tempo abbiamo ordinato il solito futuro. Già da questo mese di gennaio da poco terminato, si capisce che l’anno sarà caratterizzato da vecchi problemi e questioni annose (crisi economica, terrorismo ecc.) ma anche altri aspetti della vita sembrano allergici al cambiamento, proviamo ad analizzarne tre.

Quest’anno uscirà un altro capitolo della saga di Star Wars e ci aspetta anche l’ennesimo 007, e poi è da molto tempo armai che fumetti scritti diversi decenni fa ispirano film di grande successo. Non proprio argomenti inediti e innovativi insomma.

In campo discografico è atteso il ritorno di Madonna e solo l’anno scorso i Pink Floyd hanno pubblicato l’ultimo album d’inediti. È curioso inoltre notare che, mentre nel ventesimo secolo ogni decennio ha visto la nascita di nuovi generi musicali, molto probabilmente nel nostro ciò non avverrà.

Ed in fine la politica. Finalmente è stato eletto il Presidente della Repubblica. Considerando il trasversale patto del Nazzareno, fantasma del compromesso storico, e le origini politicamente democristiane del Capo dello Stato, bisognerebbe forse parlare di “Prima Repubblica 2.0” piuttosto che di terza repubblica.

Pare che in molti ambiti della società per evitare impopolari novità senza futuro, si sia preferito un futuro senza novità.