Infrastrutture

Fusacchia (+Europa): interrogazione in merito al completamento umbro della Rieti-Terni

L'Onorevole Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa, ha presentato una interrogazione per conoscere lo stato dei fatti sul completamento ternano della superstrada Terni-Rieti.

Se il tema delle infrastrutture e dei collegamenti stradali è da tutti considerato come cruciale per Rieti, stupisce l’ombra scesa sul completamento ternano della superstrada Terni-Rieti. E’ questo un collegamento la cui incompiutezza pesa sul nostro territorio molto di più di quella della Salaria a Micigliano o della Cicolana a Casette. Nonostante ciò, essa è accettata come un dato di fatto senza che amministratori, politici, opinione pubblica si chiedano pubblicamente il perché e per quanto, neppure a fronte di vaghe notizie di stampa.

Per questo motivo, l’Onorevole Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa, ha presentato una interrogazione per conoscere lo stato dei fatti.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

I lavori per la realizzazione della strada statale 79 di collegamento tra la galleria Valnerina e il confine Umbria-Lazio (parte della direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti) sono sospesi da tempo, a seguito della grave crisi della società Tecnis, che fu sottoposta a novembre 2015 ad interdittiva antimafia, poi revocata nel marzo successivo;
attualmente la società è in amministrazione straordinaria per il salvataggio e rilancio delle grandi aziende in crisi in applicazione del decreto-legge n. 347 del 2003 e gestita da un commissario;
tra i cantieri che rimasero bloccati dalla interdittiva, due in particolare interessano il reatino e sono quello di Micigliano e quello della Terni-Rieti;
il 14 marzo 2018 il commissario pubblicava un «Invito a manifestare interesse per l’acquisto delle attività aziendali facenti capo alle Società del Gruppo Tecnis in AS» tra cui San Quirico scarl (Micigliano) e Ternirieti scarl;

la manifestazione è per una dismissione integrale e solo in subordine parziale. Già in precedenza, però, il commissario aveva proceduto a suddividere i cantieri in «rami d’azienda»;
l’8 agosto 2018, l’Anas ha annunciato la ripartenza del cantiere di Micigliano, a seguito di «affitto di ramo d’azienda da parte di Tecnis»;

al contrario, permane lo stallo relativamente al tratto Terni-Rieti, per il quale la edizione di Rieti del Messaggero del 28 ottobre 2018 riportava, in un articolo dal titolo «Il ponte rallenta tutto», un virgolettato dall’ufficio stampa Anas: «non sappiamo con precisione quanto tempo ci vorrà per la scelta della società che dovrà completare il ponte sul Velino e il tratto di strada di collegamento con Colli» (Colli sul Velino, il comune laziale di confine con l’Umbria;

lo stesso quotidiano, il 21 gennaio 2019 riportava, riportava che «L’Anas, da parte sua, sta operando da un anno per un nuovo bando di gara, finalizzato ad assegnare a un’altra società il cantiere». «Un appalto tutto nuovo — afferma la società — che dovrebbe permettere di riprendere i lavori entro l’anno per terminarli entro il 2020» –:
se ci siano state manifestazioni di interesse per la Ternirieti scarl, quali siano le motivazioni per cui non si sia proceduto anche per questo tratto a un affitto di ramo di azienda e quale sia lo stato attuale del bando di gara citato.