Francesco Totti: «Coi bimbi allo stadio giocheremo meglio»

Assegnato al capitano della Roma il premio Giacinto Facchetti. Carlo Verdone lo ringrazia “per aver riportato allo stadio i padri con i figli”: “Come Alberto Sordi, sei un mito”. Al campione va l’assegno di 10mila euro che devolve all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Anche lui fa un regalo: la sua maglia con il numero 10 autografata che dona alla Fondazione Cannavò (andrà all’asta per raccolta fondi).

Fedeltà alla maglia. Impegno nel sociale. Queste, in sintesi, le motivazioni scritte da Gianfelice Facchetti per cui Francesco Totti, a 20 anni dal suo primo gol, riceve il “Premio Facchetti il bello del calcio”. Il capitano della Roma è emozionato quando sale sul palco e ringrazia la famiglia Facchetti, che è presente anche con i bambini, i nipoti di Giacinto, di tre e cinque anni. Ad attenderlo il direttore della “Gazzetta dello sport” Andrea Monti. In sala il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Carlo Tavecchio, l’ex ct della Nazionale Marcello Lippi, Adriano Galliani, Claudio Lotito. La prima domanda riguarda la famiglia Totti. Il capitano afferma che, anche se suo figlio è bravo a calcio, “per ora cerco di metterlo da parte”. Sullo schermo, che pochi minuti prima ha visto passare le immagini di Gazzetta tv, ufficialmente varata, scorrono le immagini dei gol più belli.

Giacinto Facchetti. Riguardo al grande campione dell’Inter, Totti ammette che “non ho ricordi di Facchetti, ma ne ho sentito parlare come di una persona disponibile. Mi dispiace di non averlo conosciuto perché persone belle come Facchetti fanno bene al calcio”.

Una sola maglia. Totti continua: “Non immaginavo questa carriera. Indossare un’unica maglia era il mio sogno. Finché c’è la passione, c’è tutto. Quando arriverà il momento giusto, tra poco, mi ritirerò”. Quella con la Roma è una simbiosi. Forse bisogna essere nati a Roma per comprendere questa realtà. E da qui è scaturito un sondaggio tra i romanisti: la Roma senza Totti? I tifosi dicono no.

Più vittorie. E anche lui dice che non è semplice decidere tra la Roma e i trofei: “I giocatori vogliono vincere trofei. Forse sono anche più contento di aver vinto meno di quello che avrei potuto”. Una grande festa in cui a Totti vengono annunciati degli auguri a sorpresa. A questo punto è Totti a domandare “e mo’ chi è?”.

Carlo Verdone e i bambini allo stadio. Il grande tifoso e amico del capitano, ringrazia Totti “per aver riportato allo stadio i padri con i figli”: “Come Alberto Sordi, sei un mito. A France’ per festeggiare questo premio ti invito a cena”. Il capitano sottolinea: “Tutto il calcio italiano deve riportare i figli allo stadio per godere di due ore di divertimento, in questo tempo di crisi ancora più necessarie. E anche noi giocheremo meglio”.

Il premio Facchetti. A Totti va l’assegno di 10mila euro che devolve all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Anche lui fa un regalo: la sua maglia con il numero 10 autografata che dona alla Fondazione Cannavò e che sarà venduta per raccogliere fondi in un’asta on line. Carriera mondiale. La sua carriera lo ha visto protagonista anche di un Mondiale vinto. Quando lascia la Nazionale continua a segnare in 296 partite, con una media ancora superiore di gol partita. “Ci siamo persi per 8 anni Totti in Nazionale”, osserva il giornalista della “rosea” Massimo Cecchini. Totti replica: “Se lo sapevo, smettevo prima. Sono felice di aver vinto il Mondiale del 2006 grazie a Marcello Lippi. Dopo l’incidente alla caviglia mi è venuto a trovare in ospedale. E mi ha spinto avanti”. Sul palco Cecchini osserva: “Domenica c’è Lazio Juventus, ti tocca tifare Lazio”. Tra i presenti anche Galliani e Totti commenta: “Mi succede per la prima volta di vedere Galliani per me. Le grandi squadre hanno cercato di portarmi via dalla Roma”. Galliani si avvale della facoltà di non rispondere. Ma poi si lascia andare: “Fantastico il paragone con Sordi. Va bene: ammetto di aver voluto prendere Totti, il rosso lo abbiamo anche noi”. Il presidente della Lazio, Lotito, loda i comportamenti professionali del capitano giallorosso che porta un sorriso in un momento di difficoltà del Paese e la vicinanza ai valori dello sport. Marco Fassone, dg dell’Inter, da parte sua afferma: “Contro di noi ha fatto uno dei gol più belli. La Roma è sempre stata un grande avversario, con Totti un ottimo avversario, e spero di non vedere altri gol come quello”.