Francesco I: prima benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia

Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)

Il volto sereno e sorridente, il drappo rosso che abbraccia l’affaccio della Loggia, la banda che suona l’inno nazionale e lui che ascolta commosso in piedi. Otto anni dopo il suo predecessore, Papa Francesco – il 266° Romano Pontefice della storia della Chiesa, primo Papa gesuita della storia – alle 20.21 si è affacciato per la prima volta dalla Loggia delle Benedizioni per ricevere il saluto della folla, un oceano festante in piazza san Pietro che ha atteso più di un’ora sotto la pioggia per vedere il nuovo Papa. “Fratelli e sorelle buonasera”, le sue prime, semplici, parole.

“Sembra che mi dobbiate sopportare come nuovo vescovo di Roma”, ha proseguito il nuovo Papa: “Sembra che i fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”, ha scherzato sulle sue origini argentine, “ma siamo qui”. “Vi ringrazio dell’accoglienza”, ha poi detto riferito alla città di Roma. Il primo pensiero al suo predecessore: “Preghiamo innanzitutto per il nostro vescovo emerito, Benedetto XVI”, ha detto Francesco: “Preghiamo insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. Poi la recita del Padre Nostro e dell’Ave Maria, insieme alla piazza. “E adesso cominciamo questo cammino”, ha detto subito dopo il Papa, definendo già da oggi il suo pontificato “un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia”. “Preghiamo sempre per noi, l’uno per l’altro”, il primo impegno chiesto e preso insieme ai fedeli. Poi l’orizzonte si è allargato: “Perché ci sia una grande fratellanza”. Quindi il primo augurio, sempre rivolto alla piazza: “Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi cominciamo sia fruttuoso per ‘evangelizzazione di questa bella città”.

Prima di impartire la benedizione “Urbi et Orbi”, il nuovo Papa ha fatto un gesto inedito e già indicativo del modo in cui concepisce il servizio del ministero petrino: “Prima vi chiedo un favore”, ha detto rivolgendosi direttamente alla folla che lo ha ascoltato in religioso silenzio, “che voi pregate il Signore, che il popolo chieda una benedizione per il suo vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. E così, sulla piazza è sceso un minuto di intenso silenzio, di vera preghiera, seguito da un applauso. Poi la benedizione “Urbi et Orbi”, in latino. Una benedizione rivolta “a voi e a tutto il mondo, a tutto gli uomini e le donne di buona volontà”, ha proseguito il Papa in italiano, e dalla folla si è levato un altro applauso. “Pregate per me e a presto”, il semplice saluto finale, che ha richiamato il primo con cui si era rivolto alla folla dalla Loggia. Infine, una confidenza ai fedeli sul giorno dopo: “Domani voglio andare a pregare la Madonna perché custodisca tutta Roma”. Dove andrà Francesco a rendere il primo atto di omaggio, da Romano Pontefice? Di certo, sappiamo solo che si tratterà di un atto di devozione mariana. La meta sarà il santuario del Divino Amore, il più antico e più amato luogo mariano dei romani?