Fondazione Varrone verso un adeguamento degli statuti

Sotto i suggestivi portici del Palazzo della Cancelleria a Roma, una numerosa e qualificata platea ha partecipato a fine ottobre all’annuale Giornata Mondiale del Risparmio promossa dall’ACRI che per il 2015 ha proposto il tema; Risparmio e ripresa in una nuova Europa.

L’evento, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, giunto alla 91ª edizione è stato istituito nell’ottobre del 1924 in occasione del 1° Congresso Internazionale del Risparmio, svoltosi a Milano, e da allora organizzata annualmente dall’Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio Spa.

Insieme al Presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, sono intervenuti: il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, l’amministratore delegato di Cdp, Fabio Gallia, l’ex presidente della Cassa, Franco Bassanini, il presidente dell’Inps, Tito Boeri, il presidente di Poste, Luisa Todini e i banchieri Luigi Abete (Bnl) e Giovanni Bazoli (Intesa) e l’ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi, Giulio Tremonti.

Hanno partecipato all’evento alcune fra le più alte cariche dello Stato, numerosi esponenti del mondo politico e istituzionale, dell’economia e della finanza, la stampa e diversi rappresentanti dei consumatori e dei sindacati, per una partecipazione complessiva di oltre seicento persone. Presente all’importante incontro il Presidente della Fondazione Varrone di Rieti Antonio Valentini e il Segretario Generale Dott. Mauro Cordoni.

Nel corso dell’annuale Giornata mondiale del Risparmio, che è diventata un privilegiato osservatorio sull’andamento economico del Paese, si è parlato di un po’ di tutto. Del ruolo delle Banche, delle Fondazioni, della Cdp, della bad bank e dell’attività del Governo.

Numerosi sono stati i temi toccati dal numero uno dell’Acri Guzzetti nel corso del suo intervento. Dalla presentazione dell’indagine sugli Italiani e il Risparmio commissionata dall’Acri all’Ipsos, all’importante intervento per il Fondo Povertà, che le Fondazioni di origine bancaria sono riuscite a portare a termine grazie ad un dialogo costruttivo con il Governo. Il Fondo si rivolge alle fasce di maggior povertà in Italia in particolare all’infanzia svantaggiata. Si tratta di un intervento a favore di quasi due milioni di bambini, come già illustrato dall’ACRI anche durante un incontro avuto con Papa Francesco.

«Le Fondazioni sono orgogliose di poter partecipare ad un fatto di grande civiltà mettendo a disposizione del Governo, risorse, competenze ed esperienza» ha sottolineato Giuseppe Guzzetti che manifestato plauso rispetto all’attenzione per la povertà prevista anche nella Legge di stabilità per il 2016.

«Valuteremo con attenzione tutte le proposte emerse nel corso dell’incontro – sottolinea il Presidente Valentini – Cercheremo come sempre di svolgere il nostro compito a beneficio del tessuto sociale ed economico del nostro territorio e del Paese».

Il Presidente Guzzetti ha anche annunciato l’importante novità del protocollo d’intesa Acri-Mef. I malintesi sui rapporti fra Fondazioni e Banche sono desinati ed essere superati dall’Atto negoziale stipulato con cui l’Acri e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno avviato l’autoriforma degli Enti entro il 2015.

Quindi entro la fine dell’anno anche la Fondazione Varrone procederà all’adeguamento degli statuti che prevede la graduale riduzione e diversificazione delle quote nelle Banche.

La crisi c’è ancora ed è percepita dall’80% degli italiani, secondo i quali «durerà ancora per altri cinque anni». Nonostante questo migliorano le prospettive personali. È quanto emerge dall’indagine Acri-Ipsos su “Gli italiani e il risparmio” presentata a Roma nel corso dell’evento.

Le famiglie colpite direttamente dalla crisi sono ancora molte – 1 su 4 (il 25% contro il 27% del 2014 e il 30% del 2013) – ma il numero di soddisfatti rispetto alla propria situazione economica (il 55% della popolazione), per la prima volta dopo quattro anni, supera di 10 punti percentuali quello degli insoddisfatti. «Si nota una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno e su riduce il numero di coloro che denunciano un peggioramento del proprio tenore di vita, mentre un italiano venti dichiara di avere sperimentato un miglioramento» commenta Giuseppe Guzzetti.

Il Presidente della Fondazione Antonio Valentini ha evidenziato che i dati raccolti nell’indagine sono importanti e devono far riflettere ha poi aggiunto che anche nel territorio reatino è aumentato il numero di persone che vivono sulla soglia di povertà.

«La Fondazione rinnoverà il suo impegno verso queste fasce più deboli anche attraverso il sostegno ad associazioni meritevoli che svolgono un ruolo concreto per le famiglie indigenti» afferma Valentini.