La figura di Giuseppe. Pensieri per i papà dal vescovo di Rieti

Una breve meditazione sulla figura di San Giuseppe proposta in video dal vescovo di Rieti Mons. Delio Lucarelli.

La festa di San Giuseppe ci fa ricordare una figura luminosa: santo che non parla tanto ma agisce nel silenzio. Prima di dedicarsi al compimento della volontà di Dio medita nel suo cuore, teme, non trova pace, fino a quando lo stesso Angelo nel sogno gli dirà: non aver paura di prendere Maria tua sposa, perché dallo Spirito Santo nascerà ciò che è stato concepito.

Nell’occasione della festa vorrei parlare innanzi tutto a voi genitori: non abbiate paura di accogliere la vita, ma anche che questa vita possa crescere per il Signore. E’ lui che ci ha chiamato alla condivisione della felicità in comunione con lui. Per molti il senso di questa vita è di costituire una famiglia, per alcuni, di rimanere soli, per dedicarsi ai diversi campi dell’attività umana. Ma esistono anche quelli che abbracciano la strada della vocazione di speciale consacrazione. Vi chiedo di essere attenti al dono delle vocazioni nelle vostre famiglie. E’ un dono prezioso che va curato e preservato, incoraggiato, un dono prestigioso, del quale oggi abbiamo tanto bisogno.

Vorrei rivolgermi a voi anziani e malati. Tante volte vi chiedete a che serve la vita che non può essere attiva, non può portare tanti frutti. A voi vorrei affidare un impegno grande, di pregare per le nuove vocazioni nella nostra diocesi. Pregate con insistenza, con fede, così come ci insegna il Signore: pregate perché Dio mandi operai alla sua messe.

Mi rivolgo anche a voi ragazzi: il Signore chiama molti come voi, i ragazzi al sacerdozio e le ragazze alla vita religiosa secondo i diversi carismi nella Chiesa. Ciascuno è chiamato a svolgere una missione, a rispondere e prendere un posto per sé. Magari anche tu potresti dedicarti al servizio del Signore! Se ci avevi mai pensato, se a volte ti vengono questi desideri, scrivimi, ti voglio conoscere, magari potremo camminare insieme, per servire Gesù nella sua Chiesa.

Mi rivolgo infine a tanti uomini adulti. Esistono anche le vocazioni adulte, degli uomini che hanno scoperto la vocazione più tardi, oppure non hanno avuto mai il coraggio di abbandonarsi completamente al Signore. La nostra Diocesi ha avuto anche sacerdoti ordinati nell’età matura che hanno compiuto opere meravigliose.

San Giuseppe incoraggi i ragazzi e gli uomini a prendersi la responsabilità per la Chiesa come sacerdoti, ma anche molti altri per impegnarsi sul cammino come laici per far crescere la nostra Chiesa e renderla sempre conforme all’immagine di Dio che l’ha voluta e l’ha amata sino alla fine.