Felli (Sel): Melilli si faccia promotore di iniziative che contrastino la “spending review” di Poste Italiane

«Alla revisione della spesa, varata per la pubblica amministrazione dal governo Monti, si affianca quella di Poste Italiane SpA che, sebbene abbia chiuso il 2011 con un utile netto di 846 milioni di euro, annuncia, la cancellazione su tutto il territorio nazionale di 1155 uffici postali ed il ridimensionamento di altri 638». È quanto dichiara Pierluigi Felli – consigliere provinciale di Sel, in una nota.

«Un taglio drastico – prosegue – basato su valutazioni di mera efficienza economica che mette a rischio anche alcune sedi dei paesi dell’Emilia Romagna e dell’Abruzzo colpiti dal terremoto, e si abbatte pesantemente sulla provincia di Rieti, dove è prevista la soppressione di 13 sportelli, mentre altri 10 subiranno una riduzione degli orari/giorni di apertura. Una decisione che creerà notevoli criticità alle popolazioni delle zone interessate».

Secondo Felli «Non si può attuare un piano, che solo eufemisticamente possiamo definire di razionalizzazione, facendone pagare il costo ai cittadini. E non ci si deve dimenticare che dietro i numeri e l’efficienza economica ci sono le persone. La missione aziendale di Poste Italiane, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che eroga un servizio di pubblica utilità,dovrebbe essere quella di privilegiare gli interessi della collettività, assicurando una copertura capillare del territorio e fornendo servizi di qualità».

Spiega il consigliere provinciale che «le conseguenze maggiori di questo piano, che interessa sportelli considerati da Poste Italiane “anti-economici” e ubicati in zone a “bassa operatività” , non tiene in alcuna considerazione gli aspetti sociali e le conseguenze negative che si ripercuoteranno soprattutto sulle le fasce deboli della popolazione come le persone anziane e quelle a ridotta mobilità. Sono scelte fatte solo misurando la redditività dei singoli sportelli che non possono essere assolutamente accettate, Si rende necessario porre in essere un intervento immediato per non mettere ulteriormente in difficoltà le aree interessate alla chiusura e/o al funzionamento ridotto degli uffici postali».

«Per queste ragioni – conclude Felli – ho presentato un ordine del giorno, chiedendo che sia inserito tra i punti da trattare al prossimo Consiglio Provinciale, che impegni il Presidente Melilli a farsi promotore di ogni iniziativa ritenuta necessaria affinché sia assicurata la continuità di un servizio pubblico essenziale, come quello postale ed il piano di ridimensionamento degli uffici, nei termini in cui è stato prospettato per la provincia di Rieti, non trovi attuazione».