Fara in Sabina: approvato l’avviso per i programmi integrati

Il consiglio comunale di Fara in Sabina, nella seduta del 7 agosto, ha approvato, con i soli voti del gruppo di maggioranza, l’avviso pubblico per la presentazione di programmi integrati di intervento finalizzati al riequilibrio ed alla riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale del territorio comunale. Un nuovo strumento in grado di promuovere la formazione di proposte urbanistiche di iniziativa privata, finalizzate alla costruzione della “città pubblica” ed alla pianificazione di quartieri maggiormente sostenibili.

«Consideriamo la pianificazione urbanistica una priorità assoluta per proiettare nel futuro la nostra città. Con l’approvazione di questo nuovo strumento, segniamo una svolta che rilancia una visione armonica di sviluppo, puntiamo a contenere il consumo del territorio e liberare risorse utili per la costruzione della città pubblica; inoltre, sblocchiamo una visione spesso limitativa ed eccessivamente vincolante del vecchio piano regolatore, che è ancora tutto da costruire. Abbiamo intrapreso un percorso che porterà alla redazione di un nuovo piano urbanistico generale ma consideriamo i programmi integrati un passaggio imprescindibile, poiché interveniamo sugli squilibri e i vuoti che ha subito il tessuto urbano di Fara in Sabina. Un altro mattone della nuova idea di città». È quanto dichiara il sindaco Davide Basilicata.

«Come al solito l’opposizione, legata a schemi preconcetti, non capisce o non vuol capire la portata di questo intervento, l’unico in grado di innescare una ripresa nel breve periodo. I programmi integrati andranno ad incidere proprio in quelle zone dove il piano regolatore non è stato realizzato, quindi non solo su Passo Corese ma in tutte le frazioni del comune che, di fatto, sono state dimenticate dalla precedente programmazione urbanistica. Come ho già spiegato in consiglio comunale, le zone agricole non saranno toccate se non per il reperimento degli standard urbanistici, ma anche in questo caso non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il risultato finale sarà una ricucitura del tessuto cittadino con il reperimento di risorse per le opere di urbanizzazione primaria, infrastrutture, opere pubbliche; tutto ciò che ad oggi non si è verificato in seguito all’approvazione del piano regolatore, e senza costi a carico dell’amministrazione comunale. La terapia noi la stiamo proponendo; fino ad oggi non solo la diagnosi è stata sbagliata ma neanche è stata proposta una terapia alternativa da parte di chi ieri governava il comune ed oggi si oppone a tutto». È quanto dichiara Mauro Pinzari, vicesindaco e assessore all’Urbanistica.