Crisi Ucraina

Famiglie ucraine ospiti della Caritas. Don Fabrizio: «Lavoriamo a soluzioni ponte in emergenza»

Con la mediazione della Caritas, sei cittadini ucraini hanno trovato ieri sera una prima accoglienza nel monastero di San Fabiano. Una soluzione momentanea prima del Centro di accoglienza straordinaria

Si fa più forte l’impegno della Caritas diocesana di fronte all’emergenza causata dalla guerra in Ucraina. Dopo aver aperto un canale per le donazioni a sostegno delle Caritas nelle zone del conflitto e dei Paesi confinanti, impegnate nella prima accoglienza delle persone in fuga, la struttura diocesana sta operando come punto di raccordo per i cittadini ucraini che arrivano nel reatino. Grazie alla disponibilità delle suore, da ieri sera la Caritas ha offerto un punto di prima accoglienza a tre donne e tre bambini nel monastero di San Fabiano di via Garibaldi. Una soluzione provvisoria che accompagnerà una nonna, due mamme e i loro piccoli verso uno dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) disposti dalla Prefettura.

«Ringrazio le monache di San Fabiano per la pronta risposta data, un bel segno di protezione, ancora più significativo perché arriva da una realtà di clausura», dice don Fabrizio Borrello, direttore della Caritas diocesana. «Stiamo lavorando per strutturare al meglio questa soluzioni ponte, in considerazione del fatto che arrivi imprevisti in questo momento di emergenza saranno all’ordine del giorno. Va in questa direzione anche l’info point che stiamo organizzando per dare una risposta alle tante richieste di informazione e accoglienza».