
Si muove nel tentativo di un recupero dell’autentica tradizione culturale legata alla Commemorazione dei Defunti la proposta pensata per il 1 novembre alle 18 dalla Confraternita di Misericordia di Rieti e dal Gruppo di Donatori di Sangue Fratres: la rappresentazione delle Danze Macabre nei pressi del cimitero cittadino, negli spazi del Mako (mercato agricolo a chilometri zero) della V Comunità Montana.
La sera tra la solennità di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti, vedrà la messa in scena di un dialogo teatrale tra il corpo e l’anima, e uno spettacolo del fuoco sul tema “Danza e Trionfo della Morte”, rievocare le atmosfere dei “misteri” medievali tipici di queste ricorrenze liturgiche, con valido supporto delle musiche dal vivo della Anonima Frottolisti (ensamble specializzato in musica antica) e del Dharma Blues Trio con Gerardo Iannaccone.
Un approccio che – per usare le parole rivolte dal vescovo Pompili ai catechisti domenica 26 ottobre – intende «smascherare i limiti della nostra società, che si presenta come post-mortale, ma mortale rimane. Feste come halloween – ha spiegato don Domenico – ci scoppiano tra le mani perché noi per primi abbiamo in qualche modo occultato la dimensione della morte, delle tenebre, del mistero. Non ne abbiamo più parlato. E allora è chiaro che se c’è qualcuno che ne parla, seppure in una maniera assolutamente becera, probabilmente ottiene qualche effetto».
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