Esercizi di fantapolitica: tutti dentro il PD?

Se la legge elettorale andasse in porto, cosa accadrebbe alla politica locale? Se davvero con l’Italicum arriverà lo sbarramento al 4 %, i partitini se la rischieranno? O sceglieranno di confluire in uno dei maggiori?

Ad esempio, a destra, cosa farà Costini? Rimarrà a fare il duro e puro o abbraccerà il Biscione? E Sonia Cascioli, prenderà residenza ad Arcore insieme ai suoi fratelli d’Italia? Andrea Sebastiani farà il grillino dissidente o si cercherà un posto in Publitalia? Enzo Antonacci, sarà fedele alla linea di Casini? In quanti coveranno le uova del Caimano?

Se così andassero le cose, avremmo un bel carrozzone. Da Lidia Nobili agli ex di Area con in mezzo Carmine Rinaldi, Luigi Gerbino, Giuseppe Diana, Giuliano Sanesi, Davide Festuccia, Antonio Perelli e cicchettiani vari.

E di là, cosa accadrebbe? Tutti dentro al Pd? Gli strenui difensori delle minoranze di sinistra, per continuare a tutelare i poveri, gli immigrati, i diritti civili e i pochi lavoratori rimasti, busseranno alla porta di Melilli? Giacomo Marchioni rimarrà alla Sogea in quota Pd? Luca Battisti cercherà di imparare l’accento toscano? E l’amatissimo sindaco, prenderà la tessera dei democratici per fondare una nuova corrente a manca? Magari potrebbe cercare sponda tra i pochi civatiani! Carlo Ubertini terrà ancora la rosa nel pugno o approfitterà dei benefici che offre un più grande partito come certi pastorelli? E Paolo Bigliocchi, Gian Piero Marroni, Giovanni Ludovisi, Gabriele Bizzoca, Daniele Maffei, Simone Miccadei, Emanuele Donati: moriranno tutti democristiani?

Noi, se fossimo Ruggero Curini ci preoccuperemmo un po’! A quel punto la concorrenza per le poltrone si sposterebbe tutta dentro il partito. Che però dalla situazione trarrebbe pure qualche beneficio. Con Simone Petrangeli in casa, finalmente il Pd potrebbe vantare il sindaco a Rieti. In fondo anche al Governo, Renzi ci è arrivato senza rifare le elezioni!

One thought on “Esercizi di fantapolitica: tutti dentro il PD?”

  1. emanuele donati

    Emanuele Donati, certamente, morirà ma ciò non accadrà a causa della “poltronite”. D’Altronde le poltrone sono poche ed appannaggio di chi ha un consistente “peso”. Qundi, il Pd e gli altri, lamno con me, possono dormire sonni tranquilli.
    Con meno ironia, invece riaffermo il mio convincimento che mi persuade da molti anni, per cui non ho mai ritenuto il nostro Paese pronto per un vero “bipolarismo”. Tuttavia, non mi inerpico in un sentiero di discussione del tutto tortuoso e per quel poco che conto cerco di svolgere il mio incarico per fare qualcosa di buono a favore della mia Città.

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