È Luciano Nunzi il nuovo coach della Linkem NPC

Si è tenuta giovedì la conferenza stampa di presentazione del nuovo coach della Linkem NPC Rieti, Luciano Nunzi. Prima di introdurlo alla stampa ed alla piccola platea di tifosi tra cui figurava anche l’assessore allo sport del Comune di Rieti, Alessandro Mezzetti, il presidente Giuseppe Cattani ha ribadito che la decisione del cambio alla guida tecnica è stata maturata durante il ritorno da Monteroni, quando ha scelto di “togliere ogni alibi alla squadra” e cominciare una rivoluzione rivolta a “portare via Rieti da questo fango per ridare della città una immagine dignitosa, conducendola cestisticamente più in alto possibile”. L’ex coach Peron, ha ripetuto anche in questa sede Cattani “paga colpe non sue”, ma era necessario operare un cambio, per tentare una inversione di marcia. In merito ad eventuali nuovi ingaggi, il presidente spiega che: “tutte le trattative per eventuali innesti di altri giocatori sono sospese. Coach Nunzi vuole approfondire la conoscenza della squadra prima di prendere eventuali decisioni sul roster”.

Il nuovo coach ha uno sguardo diretto e un sorriso sincero quando afferma di essere emozionato ed estremamente felice di sedersi in sala stampa, questa volta da padrone di casa ed è evidente che abbia le idee chiare: “Conosco quasi tutti i giocatori di questa squadra, Granato l’ho allenato tre anni, contro Feliciangeli, Bagnoli, De Ambrosi, Grillo, Ferrienti, Musso ho preparato partite. Tuttavia un conto è conoscerli singolarmente, allenati da altri tecnici, altro conto è averli insieme. La squadra, in questi minuti che ho potuto vedere di allenamento (tenuto da coach Matteucci ndr), mi è parsa viva, intensa, ho sentito lo stridere delle scarpette sul parquet. Da quello che ho visto in video la sensazione è che le difficoltà siano psicologiche più che tecniche e da domani, in punta di piedi e con discrezione, entrerò nello spogliatoio e cercherò di far parlare i giocatori”.

La situazione di classifica non è semplice, a causa delle pesanti sconfitte subite in casa, con uno scarto medio di 10 lunghezze, difficile da andare a riscattare: “Vedo un campionato molto equilibrato, è diminuito il numero delle squadre ed ottimi giocatori ex DNA ora giocano in DNB. Certo non sono solo i nomi a fare la squadra, ma ci sono squadre che interpretano al meglio i nomi dei loro giocatori. Credo che Rieti possa essere nelle prime otto posizioni, ci sono i margini per recuperare perché il campionato è ancora lungo, ma noi partiamo con un handicap, quello di non poter più sbagliare. Ora comunque dobbiamo solo pensare a noi e a come possiamo fare di più, senza guardare gli altri, le altre situazioni di classifica, ma solo la nostra. Poi arriverà il momento di alzare la testa e valutare bene dove siamo, pensare agli scontri diretti. Ho la massima fiducia che questa situazione si risolverà: aspettiamo, e speriamo che l’attesa sia corta”.