Chiesa

Due reliquie del Beato Tommaso da Rieti a Scarlino

Tommaso, era vestito di un semplice saio, e questo saio dopo la sua morte fu conservato in un reliquiario a parte presso la chiesa di San Francesco di Rieti, dove egli fu sepolto dopo la sua morte

Tommaso, era vestito di un semplice saio, e questo saio dopo la sua morte fu conservato in un reliquiario a parte presso la chiesa di San Francesco di Rieti, dove egli fu sepolto dopo la sua morte. Ammalatosi nel vicino convento Francescano di Fonte Colombo, Tommaso morì presso i frati conventuali di Rieti presso cui era ricoverato e  sulla sua tomba avvennero molti miracoli. E molte grazie avvennero proprio con la distribuzione di frammenti del saio e durante le esposizioni del suo abito.

Ritroviamo questo tipo di reliquia a Rieti, e a Firenze in reliquiari preziosi ma purtroppo dimenticati dai fedeli e le sue reliquie si trovano in pochissimi altri luoghi. Ma sopratutto il suo saio rispecchia le regole e disposizioni dell’Ordine Francescano che dice “non sia così prezioso che coloro che vedono i frati, abbiano ad accusarli di curiosità, ma neanche così vile e grosso che susciti l’orrore o provochi il riso in chi lo vede” . Vestito di un povero saio, egli arrivò fino in Medio Oriente e in  Egitto, e cercò anche di entrare in Etiopia ma possiamo innanzitutto dire che egli era vestito interiormente ed esternamente di umiltà. E in questa sua unione intima con Dio egli voleva trascinare anche gli altri, i suoi frati, le altre chiese, gli altri popoli. Questo era il desiderio di Papa Eugenio IV che durante il Concilio di Firenze inviò delegati ovunque, ed è anche il desiderio del Papa di oggi che sempre “ci invita e ci invia”.

Tommaso con umiltà, insieme ad Alberto da Sarteano, fu ricevuto dal Sultano e dal Patriarca della Chiesa Copta, la grande chiesa d’Egitto che oggi come ai tempi di Tommaso è molto perseguitata ed egli stesso fu un perseguitato in quelle terre. Ecco che può essere utile per noi imparare a pregare Maria con le parole di S. Francesco certamente, ma in comunione anche con le Chiese perseguitate di Oriente che in questo mese di Agosto si preparano con digiuni e preghiere alla festa della Dormizione di Maria.

Fare memoria del Beato Tommaso, dovrebbe significare per noi il ripercorrere la storia e l’esempio di un missionario e bisognerebbe cercare di imitare un qualche cosa di lui che ci viene “trasmesso” nel contemplare la povertà del suo saio e della sua corona del Rosario. Ed è per questo motivo che l’Ufficio Missionario, vedendo l’impegno Parroco di Scarlino e Scarlino Scalo, per farlo conoscere e per l’interesse che gli abitanti di Scarlino han mostrato verso il B. Tomma, ben volentieri ha fatto da tramite per richiedere con lettera ai Frati Minori di Fonte Colombo, al Padre Provinciale Luciano de Giusti e al Postulatore Generale,  il dono di poter avere delle reliquie del B. Tommaso da conservare presso la comunità di Scarlino, con la speranza che questo Beato possa essere ancora di più conosciuto e venerato anche al di fuori del paese di Scarlino .

Domenica 21 agosto sarà il giorno della festa. Alle 10.30 dalla chiesa di San Martino si snoderà la processione del beato Tommaso verso la chiesa di San Donato, dove alle 11 il vescovo di Grosseto Mons.Giovanni Roncari presiederà la Messa solenne, animata dal coro parrocchiale “S. Maria Goretti” di Scarlino scalo.

Nel corso della celebrazione avrà luogo la consegna ufficiale delle due reliquie che la Postulazione generale dell’Ordine dei frati minori e i frati del convento di Fonte Colombo di Rieti, dove è custodito il corpo del beato, hanno inviato, tramite l ufficio missionario di Grosseto, alla parrocchia San Martino in San Donato.