Donati a Cascioli:ci aspetteremmo onesta intellettuale

La lettura delle argomentazioni esternate dalla collega Consigliera Sonia Cascioli offre sempre lo spunto per importanti riflessioni, anche quando e sempre più spesso, sono condite da pungenti critiche rivolte all’Amministrazione Petrangeli e al comportamento della maggioranza che lo sostiene.

Peccato, tuttavia, dover annotare che i medesimi pareri della collega consigliera, scontano limiti informativi che non vorrei, in realtà, nascondessero scarsa conoscenza dei regolamenti e della prassi, ignari, infine, delle risultanze di certune votazioni.

In particolare modo, nell’ultimo suo comunicato stampa che ci permettiamo di commentare, la consigliera Cascioli parla di una politica che si rifugia “dietro alchimie da quattro soldi incapace di sostenere lo sguardo, inaridita dietro compitini confezionati a casa, disdicevole come evidentemente è stato disdicevole il gioco alla rincorsa messo in campo dalla maggioranza che ha inaugurato una nuova prassi, ovvero quella di rispondere ad un ordine del giorno con un altro ordine del giorno sullo stesso argomento”.

Crediamo, dunque, sia il caso di fare un po’ di chiarezza.

Nella seduta dello scorso consiglio comunale, solo in due casi si è presentata l’occasione per la quale le proposte in discussione hanno avuto la presenza, contemporanea, di diversi O.D.G. proposti, alternativamente, dalla minoranza e dalla maggioranza.

Il primo, relativo alla delicata materia dell’utilizzo della risorsa idrica pubblica, con i connessi problemi riferiti all’annosa questione delle interferenze d’ambito, ha visto l’esposizione delle tesi della Consigliera Cascioli al pari di un documento illustrato dal Sindaco, cui è seguita, all’unanimità, la decisione di ritirare i medesimi atti, al fine di veicolare una più approfondita discussione in sede di commissione ambiente, per licenziare, da ultimo, un atto condiviso dall’intero consiglio comunale.

Nel secondo caso, invece, a seguito delle iniziative proposte dalla minoranza, compendiate in documenti sulla tematica “ZTL”, i gruppi di maggioranza, dimostrando compattezza e coesione basata esclusivamente sui contenuti delle questioni sul tappeto ed il metodo per affrontare i problemi dei cittadini, hanno preparato un O.D.G. unitario.

Lo stesso, dunque, è stato presentato la mattina stessa dell’assise comunale attraverso lo strumento previsto dall’art. 72, commi 1 e 3, del «Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale» (si ricorda, adottato nella scorsa legislatura comunale a guida centro destra) che prevede per “fatti sopravvenuti dopo del consiglio comunale” di presentare per iscritto documenti oggetto di dibattito politico e voto “su questioni di interesse per i loro riflessi locali (…) che investono problemi politico-sociali di carattere generale”.

Quanto all’urgenza di tale procedura, che smentisce come possa parlarsi di “compitini confezionati a casa”, quasi ci si trovasse dinanzi a scolaretti peraltro non tanto disciplinati, si è diffusamente argomentato in sede pubblica e sul punto non sono emerse contrarie e convincenti argomentazioni degli interlocutori intervenuti nel dibattito.

Ci saremmo aspettati che l’onestà intellettuale, riconosciuta alla Consigliera Cascioli, gli avesse consentito di ricordare un dato incontrovertibile; in sede di votazione la minoranza si è espressa solo con quattro espressioni di voto che peraltro registrava l’assenza, forse distratta, della stessa collega, mentre la maggioranza ha manifestato il suo giudizio sugli O.D.G. attraverso diciassette univoci voti.

Concludiamo, dicendo che, in questo caso, la constatazione di un “dilettantismo ipocrita figlio di una saccenza inopportuna, patrigno di tanti incomprensibili naufragi”, non possa certamente essere rivolta al centro sinistra che guida la Città, bensì a quella parte politica di minoranza che non ha avuto nemmeno la forza di sostenere in aula i suoi ordini del giorno.

D’altronde, non è possibile accettare che la maggioranza, se esiste e manifesta la sua presenza nel processo delle scelte politico-amministrative, venga giudicata sostanzialmente come arrogante; viceversa, se esercita al suo interno un dialogo tipico delle coalizioni connotate da vaste culture e sensibilità, debba essere considerata come logora e a fine corsa.