Chiesa

Dalle diocesi italiane la mano tesa verso chi fugge dalla guerra

Da Rossano-Cariati a Susa, la rete delle Caritas impegnate in un grande sforzo di accoglienza A Taranto Santoro con i musicisti ucraini

Dopo il lancio del progetto “Rifugiato a Casa Mia”, promosso dall’arcidiocesi di Rossano- Cariati, più di 100 famiglie hanno manifestato al loro disponibilità per dare ospitalità a rifugiati ucraini, anche mettendo a disposizione seconde case. Ne dà conto un comunicato dell’arcidiocesi calabrese, che informa anche come i rifugiati finora arrivati siano una cinquantina. La Caritas locale è impegnata anche nella distribuzione di vestiario e beni alimentari. Giovedì le parrocchie dell’arcdiocesi sono invitate a organizzare veglie di preghiera per la pace.

Lo scorso sabato sera l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova del capoluogo pugliese, ha aperto il concerto dei Solisti dell’Orchestra da Camera di Kiev, formazione musicale bloccata in Italia a seguito dello scoppio della guerra. «Questo concerto vuole essere un momento di solidarietà con il popolo ucraino che sta soffrendo per questa invasione» ha detto il presule, «il Papa ha detto di fare qualunque cosa per la pace, noi come diocesi offriamo dieci posti letto per i profughi che arriveranno e poi non dimentichiamo la preghiera. E anche un concerto, la cultura lo sono.

Tutto perché cessi questa barbarie». Nella diocesi di Romasono un centinaio i cittadini ucraini che verranno accolti questa settimana: 84 in parrocchie e istituti religiosi attraverso il circuito Cas (Centri di accoglienza straordinaria) predisposto con la prefettura. Gli euro raccolti per l’emergenza sono invece 348.593 e andranno a sostenere le attività della rete Caritas in Ucraina e nei Paesi confinanti e, in parte, anche l’accoglienza nella diocesi di Roma. Un tir di aiuti partito da Grosseto venerdì scorso è arrivato a Novovolynsk in Ucraina, informa la diocesi toscana.

Si tratta delle donazioni di singoli e comunità della Maremma, raccolte e convogliate nei due punti diocesani delle parrocchie Madre Teresa di Calcutta e Maria Santissima Addolorata. A Susa in Piemonte la Caritas diocesana ha comunicato che la raccolta fondi per l’Ucraina ha raggiunto quota 22.400 euro. «In merito all’accoglienza di profughi ucraini – informa poi un nota della diocesi subalpina – la questione verrà affrontata giovedì 17 marzo, in occasione del ritiro quaresimale del clero al quale parteciperà il direttore della Pastorale migranti»

«Attualmente abbiamo accolto ventuno persone nell’ex casa di riposo a Valleggia e sette nel Seminario vescovile tramite progetti Cas-Centri di accoglienza straordinaria con la Prefettura di Savona» fa sapere invece la Caritas di Savona-Noli. «Inoltre dodici persone sono ospitate in appartamenti messi a disposizione da alcune famiglie di Celle Ligure e dalle carmelitane di Santa Teresa di Torino a Cogoleto. Abbiamo ancora venti posti letto liberi da subito, grazie alle parrocchie e alle famiglie che hanno reso disponibili alcuni appartamenti, e altrettanti che lo saranno a fine mese».

da Vatican News