Il Museo dei Beni Ecclesiastici della Diocesi di Rieti custodisce tra le sue opere più preziose due pissidi reliquiario del XV secolo provenienti dalla corte del sovrano ungherese Mattia Corvino.
Fino al XIX secolo, risultavano tre pissidi-reliquiario inventariate tra i beni della Cattedrale di Rieti “tres cuppae argenteae donatae ecclesiae a Dominico episcopo”.
Nel 1896, fu allestita ad Orvieto una importante esposizione d’arte sacra.
Selezionate per la loro indubbia rilevanza tra le opere destinate alla mostra, le tre coppe reatine furono fotografate e schedate per il catalogo. Purtroppo, però, al rientro dall’esposizione di una di esse fu perduta ogni traccia.
Nel 1928, Alessandro Mihalik direttore dell’Istituto Storico Ungherese di Roma dedicò all’argomento un accurato studio dal titolo Le coppe ungheresi nel Duomo di Rieti sostenendo con valide argomentazioni che ci si trova in realtà di fronte a degli anap, vasi o coppe destinati ad uso profano e riadattati per accogliere le reliquie dei Santi nel momento in cui furono offerti in dono ad un ecclesiastico, monsignor Domenico Matteo Lutani Camisati, richiamato in patria dopo aver prestato il suo servizio di nunzio apostolico a Budapest.
Lo dimostra la raffinata decorazione dei due manufatti in argento lavorati a fusione, sbalzo e cesello, impreziositi da dorature, smalti e pasta vitrea: gli ornati geometrici e floreali che si alternano nel piede a base polilobata, nel fusto, nel coperchio di entrambe le coppe culminano nelle figurine dei due putti seduti e del vigoroso guerriero che caratterizzano una di esse.
Se si escludono i nastri di seta rossa ed i ben conservati sigilli in ceralacca apposti a garanzia dell’autenticità delle reliquie in esse contenute, manca nelle due coppe qualsiasi riferimento iconografico alla tradizione figurativa cristiana, così come qualsiasi elemento che ne possa suggerire un originario utilizzo liturgico.
Recentemente, le due pissidi-reliquiario sono state esposte presso il Történeti Muzeum di Budapest in occasione della mostra Il re Mattia Corvino e la sua corte, allestita da Péter Farbaky ed Andràs Végh, in collaborazione col direttore generale del museo storico della capitale ungherese Sandor Bodò, nella ricorrenza del 550° anniversario dell’incoronazione di Mattia Corvino, re d’Ungheria dal 1458 al 1490.