Crisi tra Pd e Petrangeli: andare avanti ingoiando rospi?

I quotidiani locali raccontano di una spaccatura tra il sindaco Simone Petrangeli e il Partito Democratico. Tutte le contraddizioni sono emerse durante un vertice convocato venerdì sera dal segretario cittadino dei democratici, Ruggero Curini. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale Fabio Refrigeri e il neo segretario regionale Fabio Melilli.

Tanti i punti di dissenso tra Pd e Primo Cittadino. Ultimo in ordine di tempo il rifiuto da parte del sindaco delle dimissioni dell’assessore Andrea Cecilia per le vicende di largo San Giorgio.

Si starebbe quindi profilando la chiusura anticipata dell’esperienza amministrativa. Secondo le cronache solo l’intervento dell’on. Melilli «ha evitato di mandare tutto all’aria». E qualcuno già parla di un’ennesima ricucitura, accompagnata da una sorta di mini rimpasto, oltre che dalla solita insistenza su zuccherificio, nuovo alberghiero ecc.

Una linea, che se prevarrà verrà ricondotta al consumato tema della “responsabilità”. Anche se viene il sospetto che il destino di Petrangeli sia quello di rimanere eventualmente in sella per altri motivi.

Ad esempio perché, nonostante errori, scivoloni e fasi calanti di alcuni settori, i rapporti di forza in città non sembrano troppo cambiati. Né, al momento, sembrano emergere personalità di qualche spessore in grado di farsi carico di una candidatura credibile.

Di conseguenza, nonostante lo scontento, andare avanti ingoiando rospi, potrebbe essere un destino senza alternativa.