Alla tappa di Campionato del Mondo Bike Trial che si è tenuta sabato e domenica scorsa in Galizia nella cittadina di Bueu sulla costa oceanica spagnola, a prendervi parte c’era anche il reatino Diego Crescenzi. Su uno scenario davvero spettacolare il moto club Aldan organizzatore, tracciava un percorso proprio sulla costa del mare ed era composto da otto zone controllate da ripetersi per due volte. Percorso tutto naturale formato quindi da enormi rocce arrotondate immerse nelle acque gelide dell’oceano Atlantico. Forse un po’ troppo esasperato per la sua pericolosità, tant’è che al venerdì antecedente la gara, la giuria internazionale prendeva la dura decisione di rivedere un po’ tutto il percorso addirittura annullando la zona numero 4 in quanto dislocata proprio a ridosso delle enormi onde del mare mostrandosi molto pericolosa.
Il giovanissimo reatino partiva subito molto forte siglando uno zero dopo l’altro, quando ad un certo punto andava ad evitare una porta segnalata dalle bandierine verdi per pura distrazione. Le cinque penalità che il giudice di percorso gli attribuiva erano pertanto del tutto inevitabili. Il giapponese Masuda, ben più concentrato che mai, invece non riportava grossi errori e chiudeva la prima delle due tornate con una sola penalità contro le sei di Diego. Avrebbero potuto essere alla pari se non ci fosse stata quella distrazione. Dopo un lungo e tortuoso trasferimento immersi in una natura selvaggia e tra scorci sul mare da cartolina, si iniziava il secondo e ultimo giro. Diego sempre fortissimo come prima siglava uno zero dopo l’altro fino ad arrivare alle ultime due zone trovandosi in seconda posizione sempre alle spalle del giapponesino. Gli unici due passaggi di tutta la gara che erano davvero insuperabili per tutti, sono risultati davvero la bestia nera di Diego. Questi richiedevano assolutamente l’appoggio di un piede a terra per poterli superare, per poi far oltrepassare la propria bici e proprio in questi due passaggi Diego, ormai stremato, non ce la faceva registrando ben dieci penalità. Veniva così scavalcato nella classifica finale dall’inglese Morewood, dal catalano Rovira, dal ceco Mokry e dall’inglese Shepherd. Crescenzi concludeva quindi con sedici penalità e si piazzava in sesta posizione a un punto dal quinto.
“Sono abbastanza contento del risultato” – commenta Diego – “è certo che potevo fare molto meglio. Quella porta che ho saltato per distrazione non ci voleva. Non l’ho vista neanche durante la ricognizione al giorno prima. Credo che sia stata aggiunta dalla Giury e questa cosa mi ha spiazzato. La seconda posizione era davvero alla mia portata, però va bene così. Vediamo ora domenica prossima in Catalunia ….. speriamo di risalire abbastanza!”
Il prossimo appuntamento sarà infatti quello di domenica prossima per un’altra tappa del Campionato Mondiale a Odena in Catalunia.