Cotral, i sindacati: Rieti è un territorio dimenticato da tutti

Le organizzazioni sindacali territoriali di categoria di Rieti, unitamente alle RSU Cotral Arnaldo Proietti  e Sandro De Luca, denunciano il mancato rispetto degli accordi e degli impegni sottoscritti, da parte di Cotral SpA e di Cotral Patrimonio.

«In data 24 luglio – spiegano – in un incontro presso la Prefettura di Rieti, Cotral Patrimonio aveva assicurato la consegna del nuovo deposito entro i tempi stabiliti (500 gg.) e cioè entro settembre 2014; Cotral S.p.A. asseriva che i tempi di consegna potevano essere rispettati solo a condizione che fossero saldate alla ditta costruttrice le precedenti fatture per i lavori eseguiti, manifestando al tavolo posizioni contraddittorie.
Con elevato senso di responsabilità le scriventi organizzazioni sindacali unitamente alle RSU si impegnavano a non effettuare sciopero per non penalizzare ulteriormente i pendolari già vessati da una carenza perenne di autobus dovuta ad un parco mezzi a disposizione la cui età media è la più alta di tutti gli altri bacini provinciali».

«Il verbale di tentativo di conciliazione siglato in Prefettura – proseguono i sindacati – prevedeva, come condizione indispensabile, una convocazione di incontro di Cotral entro 10 gg. per risposte più precise e concrete in merito alla costruzione dell’impianto, alla realizzazione della mensa ed ai relativi tempi di consegna; anche questa volta Cotral S.p.A. e Cotral Patrimonio hanno disatteso gli impegni assunti omettendo di convocare le organizzazioni sindacali nei tempi stabiliti e conseguentemente non fornendo risposte sullo stato dell’arte del nuovo deposito indispensabile per una migliore e puntuale manutenzione dei mezzi logori da troppi anni di servizio».

«Questa poca attenzione nei confronti degli autisti, dei meccanici e di tutti i pendolari – sottolineano i sindacati – fa riflettere ed è motivo di grossa preoccupazione per tutti coloro che ogni giorno si aspettano un servizio decoroso nei nostri territori. Sempre che questa situazione di continua emergenza non sia voluta, al fine di rendere evidente che Cotral non è in grado di assicurare un servizio efficiente e puntuale alle migliaia di utenti che utilizzano il mezzo pubblico per le esigenze quotidiane».

«Stride – insistono da FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASP – anche la posizione assunta dalla Regione Lazio e trasmessa in un telegiornale di una emittente locale dove si ipotizza addirittura l’attestamento delle corse per Roma alla stazione di Fara Sabina FFSS, pur essendo a conoscenza che i treni non hanno capacità di accoglimento di tutto il flusso dei pendolari da e per la capitale e che i pullman non risultano sufficienti per quel tipo di programmazione del servizio. Cosicché tutti i pendolari che si recano a Roma con discesa a Ponte Salario, via Somalia, Largo Somalia, Piazza Gondar ecc.., dovrebbero utilizzare il Cotral fino a Fara Sabina FFSS, il treno per la Stazione Tiburtina, un mezzo Atac per raggiungere le fermate di cui sopra e, finalmente, l’autobus urbano per recarsi al lavoro».

«Assurdo che un capoluogo di Provincia come Rieti rischi di perdere l’unico collegamento diretto con la capitale mentre gli altri capoluoghi dispongono sia di mezzi Cotral che di quelli su rotaia, vedi Latina, Frosinone, Viterbo. Assurdo è anche il silenzio dei politici locali eletti come consiglieri o addirittura come assessori alla Regione Lazio in merito a questa situazione, così come tacciono il Sindaco di Rieti, il facente funzione alla Presidenza della Provincia di Rieti, l’unico parlamentare eletto nei nostri territori e le varie opposizioni» per questo secondo i sindacati è «Indispensabile è fare chiarezza immediatamente e, propedeutici allo scopo potrebbero essere incontri con i rappresentanti delle istituzioni sopra elencati e di quelli di Cotral S.p.A. e Cotral Patrimonio alla presenza delle organizzazioni sindacali e dei pendolari».

«La posizione ufficiale delle organizzazioni sindacali e di tutti i pendolari – conclude il comunicato – è quella che la Rieti/Roma non si tocca anzi deve essere migliorata con l’immissione di nuove vetture che attendiamo da anni in un territorio sempre più dimenticato da tutti, di cui ci si ricorda solamente nelle varie tornate elettorali con promesse e falsi proclami».