Costini: Simone, non fare il santone!

Felice Costini

Invece di inveire contro l’opposizione, di continuare a fare proclami e ad ergersi come censore della pubblica moralità, il Sindaco Petrangeli deve dire se, a seguito dell’articolo sul mancato pagamento della Tarsu, ha fatto o meno una telefonata all’editore e quale sia stato il tono della stessa.

Il suo vittimismo è assolutamente fuori luogo, e forse dovrebbe ricordarsi che i primi a parlare di questo avvenimento sono stati i consiglieri della sua stessa maggioranza. La questione non è se nel corso della telefonata sia stato esplicitamente richiesto di licenziare il giornalista, ma se l’argomento ha riguardato lo stesso.

E non può essere una scusante neanche l’impeto, perché la reazione d’istinto può portare a telefonare al diretto interessato, al massimo al direttore del giornale su cui è comparsa la notizia, non ad una testata che nulla aveva a che fare con la stessa.

Attegiamenti e comportamenti di questo tipo, seppur dettati dall’impeto, sono figli di una cultura ed un humus sociale che fa immaginare di usare il potere non per il bene comune ma per se stessi.

Petrangeli la smetta di fare il santone, di parlare di moralità, di macchina del fango, e dica quale è la verità. Se ne ha il coraggio. Altrimenti dimostrerà di essere solo un piccolo borghese ipocrita.