Costini: «Mai rivendicate proprietà personali sui Piani integrati»

«Credo che siano necessarie alcune precisazioni rispetto al comunicato di Antonio Perelli in risposta alla nota dell’Associazione Area Rieti, visto che vengo chiamato in causa. Non ho mai pensato di rivendicare come una proprietà personale i Piani Integrati o il progetto fare Centro Città(PLUS), ma non credo che possano essere rivendicati come “patrimonio del centrodestra”: in entrambi i casi spero siano un patrimonio dell’intera città, rappresentando una delle poche opportunità di sviluppo ed occupazione nel breve termine per la nostra città. Rivendico, e questo si a titolo personale, un metodo di lavoro che ha caratterizzato la mia stagione all’urbanistica, incentrato sulla trasparenza, sulla partecipazione e sul confronto con le associazioni di categoria; lo rivendico a titolo personale perché proprio su questo metodo si è consumato in modo eclatante lo strappo con il Pdl reatino, che invece ha preferito e continua a preferire una logica personalistica e “amicale” dell’agire politico, quella logica ad esempio che ha portato un ristoratore a tenere un cartello di ringraziamento ad un consigliere comunale, per l’approvazione di un provvedimento di condono, quella logica che vede il rapporto tra imprenditore e politica legato a vincoli individuali, che tanti danni ha creato a Rieti ed in Italia, perché priva di una visione di insieme, necessaria a creare sintesi tra i legittimi interessi individuali e i preponderanti interessi collettivi. Antonio non può rivendicare come patrimonio del centrodestra questo metodo, perché proprio i consiglieri del gruppo che a lui facevano riferimento non votarono la delibera sull’Urban center, che dei piani integrati e del Plus sono e restano il cuore e l’identità, delibera che fu approvato grazie al contributo dell’opposizione; consiglieri vicini all’amico Perelli, che si opponevano a questo luogo di partecipazione e trasparenza, preoccupati che venissero tolte alla “politica” alcune prerogative. Antonio non può rivendicare questo metodo neanche a titolo personale, poiché la sua attività di assessore alle attività produttive si è caratterizzata per la totale assenza di dialogo proprio con le categorie con le quali avrebbe dovuto costruire un rapporto di collaborazione. Mi sento pertanto di dare un consiglio all’amico Perelli: lasci perdere l’urbanistica, che non conosce e della quale non si è mai interessato in cinque anni, prenda l’impegno di approvare i piani integrati, impegno serio e non come quello dell’attuale sindaco, prodigo di annunci e parco di fatti, ed invece racconti alla città la sua attività in questi cinque anni. Spieghi ad esempio come mai l’ex mercato coperto è ancora un recinto per topi nonostante i mille proclami; spieghi come mai la zona artigianale di Vazia è ancora ferma, pur essendo pronta da oltre sei mesi la delibera per sbloccarla; ci spieghi come mai, nonostante il piano del commercio e gli impegni assunti nella precedente campagna elettorale, a Rieti si è continuato ad aprire centri commerciali; ci dica come mai su ZTL e varchi, abbiamo dovuto assistere in questi anni ad un iveracondo balletto di provvedimenti in contrasto tra loro. Un buon amministratore che si candida a Sindaco, dopo cinque anni, dovrebbe avere la correttezza di fare un bilancio del suo operato. Ma mi rendo conto che il povero Antonio è troppo occupato a cercare di “mettere una pezza” alla disastrosa immagine di una ex-maggioranza che ha dimostrato fino in fondo la propria assoluta incapacità ad amministrare, da non potersi preoccupare di dimostrare che oltre agli slogan ci sia qualcosa di più».

È quanto dichiara Chicco Costini in un comunicato stampa