Costini: ecco il Manifesto di metà mandato di Petrangeli

La situazione del Manni, denunciata dalla triplice sindacale, è il miglior manifesto di metà mandato della Giunta Petrangeli.

Il manifesto di un fallimento totale

Fino a due anni fa governava il cdx, Rieti era una delle città più sicure d’Italia, una lite condominiale era notizia di punta della cronaca nera; Cicchetti soprannominato il Sindaco delle lampadine; avevamo una biblioteca pluripremiata, frequentata da migliaia di studenti; i musei erano aperti, il Flavio Vespasiano ospitava artisti di fama mondiale; e la CGIL regionale dichiarava che i servizi sociali della provincia di Rieti erano tra i migliori in Italia; gli asili nido erano un vanto; gli anziani avevano un luogo dove essere accolti; la città non era frequentata dagli Archistar ed associazioni di geni, ma piccoli imprenditori lavoravano, alcune centinaia di madri e padri in difficoltà riuscivano a mettere insieme il pranzo con la cena, facendo le borse lavoro; alcuni progetti di sviluppo prendevano corpo e riuscivano ad essere approvati perfino in Europa, realizzati da giovani professionisti locali. Certo la situazione non era idilliaca, venti anni di potere avevano usurato uomini e partiti; arroganza e personalismi avevano preso il sopravvento sugli interessi collettivi; la spinta innovatrice iniziata con Cicchetti, si era esaurita, senza avere la capacità di rigenerare una nuova classe dirigente.

Poi è arrivato il Sindaco giovane e comunista, l’ondata “rivoluzionaria” di “Mettici del Tuo”, la città della “trasparenza” e della “legalità”; il “siamo tutti Sindaco”, l’assessorato “alle culture”. E sembrava che si aprisse una nuova stagione di rinascita e sviluppo.

Due anni e mezzo dopo: la biblioteca è stata chiusa; i musei ridotti a meri depositi; gli artisti internazionali sono suonatori di bongo magrebini che occupano la piazza; interi quartieri costantemente al buio, le strade trasformate in mulattiere. Le borse lavoro cacciate, l’urbanistica paralizzata, l’edilizia privata scomparsa. Il Manni privatizzato, e nonostante le promesse, ridotto il livello occupazionale, crollati i servizi. Gli asili abbandonati a se stessi, sono pronti a fare la stessa fine in un futuro sempre più prossimo. La sicurezza, sia percepita che reale, drammaticamente crollata, con un aumento esponenziale di furti e rapine. E per quanto riguarda la legalità e trasparenza, sarebbe sufficiente “l’affaire Miccadei” per dare un quadro del livello di etica che sorregge questa giunta, senza dover aggiungere infiniti altri episodi piccoli o grandi, da L.go S.Giorgio, ad assessori costretti a dimettersi per le inchieste che li riguardano, sensi di marcia di alcune strade cambiati per non “disturbare” amministratori e loro amici, senza preoccuparsi delle conseguenze sul traffico cittadino. Certo oggi siamo pieni di “progetti” dai nomi roboanti, i “compagni illuminati”, nati e cresciuti nei salotti buoni delle varie associazioni progressiste e di sinistra, ci “illustrano” la modernità del nuovo modello di città; mettiamo striscioni in cui siamo tutti “Charlie”, bandiere della pace, organizziamo feste multi etniche.

Nel frattempo il popolo rimane senza servizi, senza sicurezza ,senza lavoro.

In venti anni il cdx aveva fatto cose buone e meno buone. In due anni e mezzo la sinistra ha distrutto una città