Parrocchie

Contigliano, la sfida dei catechisti contro i pregiudizi

Nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Contigliano, monsignor Ercole La Pietra e i catechisti hanno organizzato per i gruppi di ragazze e ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Cresima, in calendario il prossimo 21 febbraio

Nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Contigliano, monsignor Ercole La Pietra e i catechisti hanno organizzato per i gruppi di ragazze e ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Cresima, in calendario il prossimo 21 febbraio.

Presso il Centro Pastorale Diocesano, un incontro di catechismo con la responsabile del Servizio Diocesano Migrantes, suor Luisella Maino, sul tema “ Migranti, pregiudizio, paura” con la finalità di promuovere una catechesi legata al vissuto esistenziale e alla vita concreta, capace di abbattere i muri dell’indifferenza , del pregiudizio, del razzismo.

Suor Luisella, con semplicità di linguaggio e chiarezza concettuale, ha animato l’incontro accompagnando i ragazzi, momento dopo momento, attraverso domande e interrogativi, nella riflessione sulle differenze di significato tra migrante, profugo, rifugiato. Un pomeriggio volto ad analizzare la parola pregiudizio in riferimento al proprio vissuto individuale, per poi spronare i ragazzi alla ricerca della causa della paura verso il diverso da sè .

Attraverso la lettura di un brano in cui è stata descritta, in termini realistici, la condizione degli italiani immigrati in paesi stranieri, si è voluto invitare i presenti ad assumere uno sguardo diverso verso l’immigrazione. I ragazzi si sono sentiti coinvolti e protagonisti dell’incontro, intervenendo con domande spontanee, dialogando, talvolta persino cantando.

La chitarra e la voce di suor Piera Cori hanno creato un momento di condivisione e allegria, e anche i brani prescelti non hanno esulato dal tema: sono state infatti eseguite canzoni dedicate all’accoglienza dei migranti, alla solidarietà, e alla condivisione francescana.

La testimonianza più toccante, quella che ha fatto scendere una cortina di silenzio tra i ragazzi, è stata quella di due giovani rifugiati accompagnati dalle operatrici del Progetto Sprar. Uno arrivato dal Gambia e l’altro dall’Afghanistan, i due ragazzi hanno raccontato con umiltà e delicatezza il loro drammatico viaggio per arrivare in Italia e le difficoltà incontrate nel processo di integrazione aggravato anche dalla povertà di mezzi e di risorse.

È la paura dei poveri il nuovo, vero razzismo!

A conclusione, un caldo ringraziamento di don Ercole a tutti i partecipanti, gratoper una catechesi che ha legato la Parola, il Sacrameno e la Testimonianza.

«Questo incontro nel segno dell’ascolto, dell’accoglienza, del dialogo e della solidarietà, se da una parte ci rasserena, dall’altra ci deve lasciare un sano tormento – ha detto il sacerdote – in modo che possiamo interrogarci sul significato dell’essere cristiano oggi».