Azione Cattolica

«Conta le stelle»: tre giorni di campo itinerante per i giovanissimi dell’AC

Niente campo residenziale, ma un’esperienza di condivisione con tre giornate da mattina a sera: l’Azione Cattolica reatina ha voluto organizzarla ugualmente per i gruppi giovanissimi

Niente campo residenziale, causa coronavirus, ma un’esperienza di condivisione, con tre giornate da mattina a sera (nel pieno rispetto della normativa) tornando poi a casa a dormire, l’Azione Cattolica reatina ha voluto organizzarla ugualmente per i gruppi giovanissimi.

E così una schiera di adolescenti fra i 15 e i 18 anni si è ritrovata, il primo weekend di settembre, a vivere un momento di insieme dopo tanti mesi passati senza poter avere un confronto vero e vero nei vari gruppi.

I ragazzi si sono interrogati sul concetto di dono facendosi aiutare dalla figura di Abramo che vede nel numero delle stelle il dono di Dio per lui ( da qui il titolo del campo), grazie all’esperienza che, secondo le linee guida del centro nazionale, l’équipe del Settore Giovani dell’Azione Cattolica reatina ha proposto ai partecipanti.
Le tre giornate si sono svolte in tre luoghi all’aperto vicino Rieti, così da far anche scoprire le bellezze che ci circondano. Il primo giorno i ragazzi si sono ritrovati presso la chiesa di Fassinoro per noi arrivare a piedi sino al santuario della Madonna dei Cignali, dove le attività aiutavano a scoprire il significato di dono per ciascuno, riempiendo “la boccetta del dono” con del Dale colorato che rappresentava le loro emozioni quando ricevono o quando donano qualcosa.

Il secondo giorno i ragazzi si sono ritrovati al cimitero di Cittaducale per poi raggiungere a piedi la spianata di Cesalunga dove hanno passato tutta la giornata. Qui la preghiera mattutina ha introdotto il momento di “deserto” che, con l’aiuto di don Roberto e del brano evangelico del giovane ricco, ha fatto riflettere sulle parole “Va’, vendi e dona”, per poi nel pomeriggio, dopo il pranzo al sacco, mettersi in gioco ognuno con le proprie abilità per capire quanto sia più bello riuscire insieme nelle cose.

Dopo la gustosa braciolata serale, chiusura di giornata con uno sguardo alle stelle, durante la veglia in notturna guidata da don Casimiro.

L’ultimo giorno ritrovo al municipio di Castel Sant’Angelo, col tragitto a piedi fino a Paterno, segnato da una sosta di preghiera alla Villa di Tito. Una rivolta giunti al paese, la riflessione sull’essere dono nel presente che ognuno vive. Dopo la celebrazione eucaristica, nel pomeriggio la conclusione dopo una verifica di gruppo per riflettere ognuno su che cosa si riportava dall’esperienza vissuta.

Grande l’entusiasmo per tutti i partecipanti. Un campo particolare ma allo stesso tempo importante, ogni ragazzo ha manifestato il bisogno di ritrovarsi finalmente in

gruppo.

Ovviamente un grazie va agli educatori Barbara, Emma, Marco, all’assistente del Settore Giovani don Casimiro e agli altri assistenti dell’associazione diocesana, don Roberto e don Zdenek, che hanno accompagnato i ragazzi durante il deserto. Un grazie anche ad Andrea Pavani che si è occupato della braciolata e alle new entry, suor Valentina e la novizia Jessica, oltre alle responsabili Irene e Chiara, per aver reso possibile questa piccola iniziativa: piccola, ma comunque una grande cosa per chi l’ha vissuta.