Musica

Concerto per un amico: pomeriggio rossiniano a Madonna del Cuore

Il salone parrocchiale della Madonna del Cuore ha ospitato il pomeriggio musicale che la Piccola orchestra Soleado ha dedicato al professor Bruno Cagli. Don Rino: «anche l’arte e la musica sono un modo per rendere lode a Dio, fonte di ogni bellezza»

È stato “Concerto per un amico” e al tempo stesso “Musica dal mondo”, il bel pomeriggio domenicale che la Piccola orchestra Soleado ha offerto ai reatini che hanno riempito il salone parrocchiale della Madonna del Cuore. L’amico è il professor Bruno Cagli, già presidente/sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, carissimo amico del maestro Roberto Carotti che dell’ensemble strumentale nato per caso (da una cena tra amici) nel 2016 è la mente “musicologica” oltre a fisarmonicista, curando gli arrangiamenti con cui i quattro componenti – l’altro fisarmonicista Lello Micheli, il violinista Mario Rosario Faraglia, il chitarrista Michele Abbattista – da un po’ assicurano piacevoli serate in giro per la provincia.

Con Cagli, Carotti ha collaborato a numerosi lavori musicali e teatrali e in particolare all’edizione critica della Petite Messe Solennelle di Rossini (lavoro con cui Roberto Carotti si è laureato in Lettere all’Università dell’Aquila, aggiungendo quest’altro titolo accademico a quello del Conservatorio). E proprio a Giachino Rossini, nel 150esimo della morte, è stato dedicato il pomeriggio domenicale della Piccola orchestra Soleado, omaggiando così il grande musicista marchigiano e con lui il professor Cagli, massimo esperto rossiniano al mondo e per 37 presidente della Fondazione Rossini di Pesaro.

Un ritratto di Rossini, copia di un quadro della collezione privata di Cagli da lui donata a Carotti, campeggiava in primo piano accanto al palco del salone della parrocchia guidata da don Rino Nicolò, che da padrone di casa ha rivolto il saluto ai presenti ricordando come anche l’arte e la musica siano un modo per rendere lode a Dio, fonte di ogni bellezza. E due brani rossiniani (un superbo Cuius animam gementem, dal celebre Stabat Mater, singolarmente adattato da Carotti e una graditissima ouverture del Barbiere di Siviglia) hanno dato ulteriore lustro al ricco programma – che spaziava da brani della musica popolare romana e napoletana a pezzi classici alle più celebri colonne sonore di film – eseguito dai quattro bravi “musicanti”, con i pezzi introdotti come sempre da Enzo Parisi, voce narrante della formazione.

A rivolgere il saluto dell’amministrazione comunale il sindaco Antonio Cicchetti e l’assessore alla Cultura Gianfranco Formichetti.