Con una grande festa si è chiuso il ciclo di lezioni di lingua ucraina

L’Anolf di Rieti, l’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere, con la Casa del volontariato e don Fabrizio Borrello, parroco di Regina Pacis, hanno dato fiducia alle ispiratrici della scuola di lingua ucraina promosso da Vira Terletska, Natalija Borzykm e Svetlana Kyba che si è chiuso il 3 giugno scorso con una grande festa nei saloni della parrocchia con bambini, genitori ed operatori che hanno dato vita ad una festa tipica ucraina, per salutare l’anno scolastico appena terminato e darsi appuntamento a settembre quando la scuola domenicale inizierà a pieno ritmo per tutto l’anno scolastico.

«Il popolo Ucraino – dice Vira Terletska – è un popolo pacifico, con una cultura molto ricca, tradizioni irripetibili ed uniche al mondo. Da generazione in generazione, il nostro patrimonio si porta in salvo con tanta cura, contro tutti i temporali storici, come se fosse una cosa sacra. Neanche settanta anni di dittatura sovietica, sono riusciti a cancellare la nostra lingua, massacrata ma rifiorita sempre. La storia va avanti e comporta le sue correzioni. Tanta gente migra in terre lontane dove tutto è diverso: la lingua, le tradizioni, le canzoni imparate dalle madri nella culla. Gli insegnamenti dei nostri genitori ci costringono ad alzarci e a camminare perché nonostante tutto la vita continua. I nostri figli crescono e dobbiamo trasmettere loro i nostri valori. Da qui è nata l’idea di aprire la scuola domenicale della lingua Ucraina grazie a Don Fabrizio che ci ha messo a disposizione anche l’aula».

Molti i genitori entusiasti del progetto che ha portato alla presentazione delle domande di iscrizione e alla classe piena di gioia e di vita, dove molti bambini hanno imparato a parlare ed ascoltare una lingua per alcuni di loro sconosciuta. La lingua dei propri genitori.

«Quanto accaduto durante l’anno trascorso insieme – spiega Vira – potrà sembrare una favola, ma il sacrificio che abbiamo fatto tutti per arrivare fin qui, non è stato vano. Ed il prossimo anno si ripartirà con un entusiasmo ancora più grande».