Chiesa di Rieti

Con i frati ad Accumoli per riscoprire la mitezza del Natale

In attesa di presiedere la Messa della notte di Natale nel Santuario di Greccio, il Ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, padre Masimo Fusarelli, ha visitato la piccola comunità dei frati ad Accumoli

Gradita visita a sorpresa, ieri ad Accumoli, del Ministro generale dell’Ordine dei Frati minori. In attesa di presiedere la Santa Messa della notte di Natale nella chiesa del Santuario di Greccio, padre Masimo Fusarelli è tornato nell’area che l’ha visto presente nei giorni più duri successivi al terremoto del 2016, vissuti insieme alla popolazione nel “convento di plastica” nella frazione amatriciana di Santa Giusta.

«La sua visita ha portato alla nostra mente una parte della Regola a noi molto cara, quella in cui si esortano i frati che vanno per il mondo, ad essere miti, pacifici, modesti, mansueti e umili, parlando a tutti, onestamente come conviene», racconta padre Carmelo Giannone, frate minore della provincia pugliese presente da qualche anno nella piccola comunità religiosa di Accumoli. «Sicuramente padre Massimo, senza volerlo, ha resuscitato in noi questo desiderio di condividere la stessa professione e la gioia di essere fratelli grazie all’esempio bellissimo che ci ha lasciato san Francesco».  

Un richiamo alla mitezza che è nel cuore della testimonianza di vita del Poverello, che nella Regola esorta alla pace come stile di vita dei frati. E di questa vita “non violenta” ha parlato padre Massimo con i frati di Accumoli, condividendo l’esperienza fatta visitando i frati nel mondo, compresi quelli che portano la propria testimonianza di fede in tante nazioni ancora lontane dal dono della pace.  

«Padre Massimo ha portato tra di noi proprio lo spirito che deve avere il frate quando va per il mondo – commenta padre Carmelo – la nostra fraternità ieri ha vissuto la gioia di incontrare un fratello e la sua visita ha portato nei nostri cuori la gioia di far parte di una grande famiglia che ha scelto il Vangelo come stile di vita».  

Lo spirito vissuto durante l’incontro di Accumoli è stato lo stesso con il quale san Francesco richiamava al senso del Natale nella notte del 25 dicembre 1223, quando a Greccio ha dato vita al primo presepe. Un atteggiamento di semplicità guidato dall’idea di un Dio che intende incontrare l’uomo facendosi carne come lui. 

«In questi luoghi che hanno vissuto la piaga del terremoto – nota padre Carmelo – la mitezza è un valore della ricostruzione se non la si intende solo come l’edificare con mattoni e cemento, ma con i valori umani, come comunità che sa vivere i valori evangelici secondo l’insegnamento di san Francesco. La visita del Ministro ci sprona a edificare le vite sull’essere fratelli, come il Dio che vuole diventare uomo ci ha insegnato».