Mobilità e opere pubbliche

Ciclabile urbana, il Pd polemizza: «opera improvvisata». Calisse: «Chi lavora può fare errori»

È oggetto di polemica tra destra e sinistra la realizzazione di un percorso ciclabile tra viale Maraini e l’aeroporto

È oggetto di polemica tra destra e sinistra, a livello comunale e provinciale, la realizzazione di un percorso ciclabile tra viale Maraini e l’aeroporto. L’intervento si propone di aumentare i percorsi adatti ai ciclisti nello spazio urbano, promuovendo un modello di mobilità leggera.

Un intervento con molti limiti secondo il Partito Democratico reatino, perché «è più facile scambiarla per una pista delle macchinine come quelle che da piccoli si disegnava sull’asfalto sotto casa con i gessetti: stretta in alcuni punti in barba al buon senso e anche al codice della strada, che finisce in faccia ad un albero in un altro punto, oppure che va a invadere senza alcuna logica marciapiedi e spazi normalmente a servizio dei cittadini».

Non si critica quindi l’idea, quanto la sua realizzazione, che richiede «norme e standard ben precisi». Per fare una pista ciclabile, spiegano dal Pd, «non si può andare su Google Maps e disegnare un percorso sullo schermo dello smartphone, soprattutto se negli ultimi anni la destra ha affidato la riqualificazione dei principali viali reatini a persone (persone e non professionisti che hanno studiato e sono abilitati per farlo) senza titoli e senza preparazione specifica che, come nel caso di viale Maraini, hanno pensato un progetto che seppur gradevole si è dimostrato, e oggi ne abbiamo la drammatica riprova, non funzionale alle esigenze della città». Uno stile ben diverso, secondo il partito di centro-sinistra, rispetto all’anello ciclabile nella piana realizzato «su lungimirante iniziativa dell’allora presidente della Provincia Fabio Melilli» oltre 10 anni fa.

«Chi lavora può fare errori, grazie agli amici del PD per averci segnalato uno sbaglio», ribatte il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse. «I lavori per la ciclabile in città sono nel vivo, ma non si sono ancora conclusi. Va detto che stiamo cercando di essere più veloci possibile per cercare di dare alla città un’opera straordinaria che consentirà di spostarsi sempre di più verso una mobilità green. La foga con la quale qualche ex amministratore della città si impegna a sottolineare qualche striscia disegnata male dopo aver passato 5 anni senza lasciare alcun segno, fa sorridere.

Noi ci mettiamo la faccia rimediando immediatamente allo sbaglio e continuando a lavorare rapidamente. Restiamo a disposizione per qualsiasi segnalazione ulteriore».