Che ci faccio con l’ora solare?

3600 secondi. Alle tre di notte del 26 ottobre le lancette degli orologi, come tante nuotatrici sincronizzate, hanno invertito improvvisamente il proprio moto, posizionandosi esattamente sulle due. La manovra ci ha regalato la prevista e attesa ora in più di sonno. Ma se per caso il caos temporale non si fosse perso sul cuscino? Cosa faremmo di un ora in più, solo per noi, al di là della staffetta ora legale – ora solare?

Quindi, non semplicemente decidere di rimettere l’orologio, ma fermare tutto e tutti e prenderci 60 minuti di totale libertà. Sarebbe bello allora scegliere con chi stare, cosa fare e dove andare, sapendo che niente e nessuno ci può fermare o sapere che cosa è successo. Onnipotenza a termine.

Oppure potremmo starcene li a pensare, riflettere sul tempo che passa quando una volta tanto non passa. Senza temere di perdere il treno, che suoni la sveglia o che cominci a piovere. Smettere di ricevere continui e fastidiosi rumori, schivare persone per la strada e guardare nervosamente l’orologio. Il telefono non squillerà di certo.

Ci sarebbero sicuramente mille modi per sfruttare quell’ora magica, magari divertendosi come matti o sfogandosi finalmente sul serio. Noi abbiamo speso quell’ora a scrivere questo articolo, con la speranza che vi sia d’aiuto a non sprecare la vostra.

di Samuele Paolucci