Ricostruzione

Chiese e sisma: verso la riapertura

Sono 70 gli interventi di messa in sicurezza delle chiese in seguito ai danni provocati dallo sciame sismico iniziato con la forte scossa del 2016. Le operazioni emergenziali, però, non sono le uniche che l’Ufficio tecnico diocesano sta portando avanti: su un gruppo di edifici sono infatti in corso progettazioni e lavori di carattere definitivo, che porteranno in breve tempo alla riapertura al culto delle chiese

I danni causati dal terremoto al patrimonio edilizio sono estesi e complessi. Gli eventi sismici iniziati nell’agosto del 2016 hanno compromesso abitazioni, strutture pubbliche ed edifici di culto. E su questi ultimi il panorama è a sua volta articolato.

Conservare per ricostruire

L’azione numericamente più ampia, riguarda le operazioni di messa in sicurezza del patrimonio. Sono quasi cento, infatti, le chiese oggetto di questo tipo di interventi, condotti con il duplice scopo di conservare gli immobili e di eliminare ogni potenziale pericolo all’esterno e all’interno degli stessi. Sono un impegno diretto della diocesi di Rieti la progettazione e l’esecuzione dei lavori su 70 di queste chiese. Le altre sono oggetto della cura diretta del Ministero dei Beni Culturali, che ha tenuto per sé gli 11 edifici di maggiore pregio, e dei comuni di Amatrice, Leonessa, Borbona e Cittareale, che sono intervenuti su un totale di 16 luoghi di culto. Tutti lavori disposti per assicurare la sopravvivenza di immobili preziosi, e non solo dal punto di vista architettonico e artistico. Le chiese hanno infatti a che fare anche con l’identità delle popolazioni, perché riportano a memorie personali e tradizioni collettive, necessarie a dare continuità alla vita e anima della ricostruzione che verrà.

Oltre la messa in sicurezza

Una fase che in alcuni casi è tutt’altro che lontana. Non tutti gli edifici adibiti al culto, infatti, hanno sofferto il terremoto allo stesso modo. Alle 97 chiese oggetto di interventi emergenziali, vanno infatti aggiunte quelle che pur risultando inagibili a causa del terremoto, dalle scosse telluriche hanno subito danni meno gravi. In molti casi, la messa in sicurezza di questi edifici risulta complessivamente più conveniente se condotta da subito con interventi di natura definitiva. A questi casi sono rivolte due ordinanze del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, che a fronte della gravità e dell’estensione dei danni provocati dal terremoto in tutto il Centro Italia, colgono l’opportunità di affidare interventi che consentono la definitiva riapertura al pubblico ai proprietari degli immobili, finanziandoli con circa 4 milioni di euro.

Nella diocesi di Rieti ricadono nei parametri fissati dalle due ordinanze 18 chiese, comprese nei comuni di Amatrice, Borgovelino, Cittareale, Colle di Tora, Concerviano, Greccio, Leonessa, Poggio Bustone, Posta e Rieti. Per tutte, il programma di lavori disposto dalla diocesi prevede esclusivamente opere definitive. L’Ufficio Tecnico della diocesi di Rieti ha provveduto innanzitutto ad effettuare un sopralluogo in tutte le Chiese in esame, seguito dalla stimare delle risorse necessarie ad effettuare i lavori. Quindi ha coinvolto e dato incarico a 43 tecnici tra architetti, ingegneri e geometri, per incarichi di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo, seguendo il criterio della rotazione e della trasparenza nella distribuzione degli incarichi.

Lavori in corso

Dall’inizio dei procedimenti ad oggi, l’Ufficio Tecnico diocesano ha continuato a seguire l’iter per la realizzazione delle opere per la riapertura delle chiese, predisponendo tutta la documentazione necessaria, verificando i contenuti tecnici ed economici della progettazione e curando i rapporti con i professionisti, con gli enti pubblici (Comuni, Provincia di Rieti, Regione Lazio, Soprintendenza Beni Architettonici, Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio) e con le imprese.
Ad oggi, gli interventi hanno diversi stati di avanzamento. I progetti definitivi dei 18 interventi sono stati tutti completati e resi esecutivi: di questi 14 hanno già ottenuto autorizzazione sismica, 13 sono stati consegnati all’Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio per l’approvazione, 9 hanno conseguito il Decreto finale di approvazione e la concessione contributo in seguito all’ottenimento dei pareri e delle autorizzazioni necessari all’inizio dei lavori. Le procedure di affidamento dei lavori concluse sono 10, alle quali sono state invitate 42 imprese qualificate, seguendo sempre il criterio della rotazione e della trasparenza nella distribuzione degli inviti. I cantieri in corso di attivazione sono 5 e 4 sono i cantieri attivati e in corso d’opera. Riguardano il Santuario di Santa Maria di Capodacqua (Cupello di Cittareale) e le chiese di Santa Maria Assunta (Borbona), Santa Maria di Loreto (Limiti di Greccio) e dei Santi Angeli Custodi a Borgo San Pietro di Poggio Bustone. La riapertura al culto delle quattro chiese è prevista per il prossimo autunno.