Cei promuove la “committenza responsabile”

Si chiama “Percorsi diocesani 2013”, l’iniziativa speciale predisposta dal Servizio nazionale per l’edilizia di culto. È bene chiarire che non si tratta dell’erogazione di fondi speciali. Monsignor Giuseppe Russo: “Accompagniamo le diocesi e le parrocchie dalla nascita dell’idea di costruire una nuova chiesa fino alla progettazione, realizzazione e chiusura dell’opera. Diventiamo committenza con la committenza”.

“Visto che i soldi li spendiamo, almeno spendiamoli bene!”. Monsignor Giuseppe Russo, responsabile del Servizio nazionale per l’edilizia di culto della Cei, conclude con una battuta l’incontro con il Sir, nel corso del quale ci ha illustrato “Percorsi diocesani 2013”. “Un’iniziativa speciale – spiega – la cui originalità non consiste nell’erogazione di fondi speciali o extra rispetto a quelli ordinari provenienti dall’8xmille, bensì nell’azione di accompagnamento e supporto alle diocesi italiane nelle fasi di programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi di costruzione di una nuova chiesa”, con l’obiettivo di attivare una “committenza responsabile”. Per la costruzione di nuove chiese la Cei interviene con un contributo massimo del 75% della spesa preventivata. Contributi che dal 2010 sono stati ogni anno mediamente di 125 milioni di euro.

Percorso virtuoso.

Il progetto “è stata lanciato a fine ottobre 2013”, spiega mons. Russo a pochi giorni dalla conclusione della prima tappa dell’iter, una settimana trascorsa per avviare sul posto l’iniziativa che prevede la costruzione di una nuova chiesa nelle diocesi di Forlì, Lucca e Monreale, selezionate – in base ad un criterio di rappresentanza di ogni area geografica del Paese: Nord, Centro, Sud – fra tutte quelle che hanno manifestato interesse per l’iniziativa e si sono dichiarate disponibili a bandire un concorso diocesano e a produrre un accurato studio di fattibilità. “La proposta – aggiunge il responsabile del Servizio Cei – intende avviare un percorso virtuoso. Ogni anno, a prescindere dall’attivazione dei ‘Percorsi’, le diocesi ci inviano richieste per la costruzione di nuove chiese che noi accogliamo, in base ai fondi disponibili, o nell’esercizio finanziario corrente o nei successivi”. “Alle tre diocesi selezionate – chiarisce – non verrà dato un euro in più rispetto ai fondi ordinari dell’8xmille. Naturalmente parliamo della spesa prevista esclusivamente per lavori ammessi a contributo: chiesa, casa canonica, aule per la catechesi e salone polivalente”.

Formare la committenza.

Quale, allora, la novità? Accanto ai concorsi nazionali per progetti pilota banditi dal 1998, prosegue mons. Russo, “in questi anni abbiamo chiesto alle diocesi di bandire loro stesse dei concorsi a livello diocesano, che non è restringere il campo ad architetti del territorio, bensì indicare che l’ente banditore è la diocesi. Il vero committente è sul posto: la diocesi e soprattutto la parrocchia. Mentre è in atto il concorso bandito da Sorrento-Castellammare di Stabia e da Lamezia Terme, si stanno preparando a bandirne uno Montecassino, Mantova e Civita Castellana”. Al tradizionale compito del Servizio nazionale di “esaminare i progetti e verificare l’esistenza dei criteri per l’assegnazione dei contributi”, si affianca così la “mission di formare le committenze – attraverso convegni, corsi e seminari aperti a tutte le diocesi – alla giusta consapevolezza del proprio ruolo in ordine alle competenze da attivare per il raggiungimento dell’obiettivo”.

Qualità elevata.

Qui, prosegue mons. Russo, nasce “Percorsi diocesani”: “Oltre a svolgere il nostro ruolo di verificatori della documentazione e ad attivare momenti di formazione, accompagniamo le diocesi e le parrocchie dalla nascita dell’idea di costruire una nuova chiesa fino alla progettazione, realizzazione e chiusura dell’opera. Diventiamo committenza con la committenza, in una sorta di ‘pari condizione’, pur continuando a mettere a disposizione le nostre competenze”. Un percorso, “effettuato soprattutto sul territorio, per il raggiungimento di esiti di elevata qualità, non solo dell’opera finale, ma sul piano procedurale, amministrativo, costruttivo, gestionale” per una vera “committenza responsabile”. Centrale la scelta delle figure: “Tra queste il project manager, alter ego del committente, con capacità tecniche e di regia”. “Noi – conclude mons. Russo – seguiremo i lavori stando sul territorio. Per due mesi le tre diocesi selezionate lavoreranno sullo studio di fattibilità; in seguito dovranno predisporre il documento preliminare alla progettazione. Solo successivamente le affiancheremo nell’indizione di un concorso, nel prossimo luglio, che sarà il frutto di questo cammino di ‘laboratorio di pensiero’”.