Cassa Edile Rieti: prospettive di miglioramento?

La domanda è già stata posta e la risposta non fu cosi scontata. Oggi, a valle della chiusura del 1° semestre 2014, è necessario ripeterla e la risposta la troviamo leggendo i dati pubblicati all’Assemblea Annuale dell’ANCE del 22 u.s. che evidenziano un ulteriore deterioramento del settore delle costruzioni.

Un arretramento che sta assumendo gli stessi livelli dell’immediato dopoguerra. Ad esempio: il numero dei permessi a costruire (nuove abitazioni e ampliamenti), 58.000, è lo stesso del 1936; invece, sono tornati al 1967 quelli relativi alla nuova edilizia abitativa (-58,1%), all’edilizia non residenziale privata (-36,3%) e alle pubbliche (-48%).

Nell’ultimo anno, poi, gli investimenti in infrastrutture hanno registrato un -10%; cioè sono stati tolti alle infrastrutture 2€ su 3€. Durante l’Assemblea sono stati posti in evidenza anche altri elementi: l’emorragia dei posti di lavoro (ad oggi stimati in – 800.000 unità), le 14.200 imprese fallite dal 2007 e il calo degli investimenti (- 58 Mld.) negli ultimi sette anni.

Tutto ciò dà una precisa dimensione di quanto la crisi sia ormai stringente e di quanto un settore, così importante per l’economia del nostro Paese, abbia un’indifferibile necessità di provvedimenti urgenti ed importanti per riuscire a recuperare, almeno parte, il suo “peso”. Dai dati pubblicati all’Assemblea emergono, anche, elementi in controtendenza: l’aumento del 4,1% della compravendita residenziali (incrementate dell’8,8% nei comuni capoluogo) e l’incremento del 9,3% dei finanziamenti concessi alle famiglie per l’acquisto della casa cresciuti del 9,3% rispetto all’omologo periodo del 2013.

Nonostante ciò non si sono registrati effetti su un settore che vive una crisi senza precedenti da ormai sette anni. A livello provinciale, nel periodo 2011-2014, si registra – 28,8% dei lavoratori iscritti; le ore lavorate sono – 33,9%; si riducono in maniera rilevante anche le aziende iscritte (-25,1%).

L’allentamento del patto di stabilità, liberare più risorse alle opere medio piccole, la messa in sicurezza delle scuole, affrontare il problema del dissesto idrogeologico, attaccare il fenomeno, fin troppo diffuso, della corruzione che trasversalmente riguarda gli apparati della P.A., azzeramento delle deroghe, strutture speciali che con procedure d’urgenza derogano alle leggi ordinarie dello stato, la responsabilizzazione degli amministratori della P.A., sono alcuni aspetti sui quali intervenire, con decisione, per dare basi concrete al nuovo clima di fiducia che si respira nel nostro Paese altrimenti, nel 2015 sarà possibile, un ulteriore calo del 2,4%.

Queste sono alcune linee di indirizzo pragmatiche emerse nell’Assemblea dell’Ance che trovano la piena condivisione del Presidente della Cassa Edile, ing. Franco Antonicoli, il quale aggiunge ancora che “nonostante le enormi difficoltà dettate da questo particolarissimo momento storico, è stato sottoscritto il nuovo CCNL di settore che ha decorrenza luglio 2014. Un preciso segnale che testimonia la volontà, delle Parti sociali sottoscrittrici, ad andare avanti, a credere nel proprio lavoro e nell’importanza che lo stesso riveste per l’economia, in generale. E’ necessario” ribadisce “che anche gli altri attori dell’economia del Paese, consapevoli del momento storico che stiamo vivendo, assumano atti di responsabilità, volti a supportare le imprese, semplificando e riducendo, là dove possibile, atti e tempi”.