Una carezza a chi soffre e sta solo: le Città del Sollievo si ritrovano a Rieti

Domenica 24 il vescovo, mons Domenico Pompili, celebrerà una messa presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria con le rappresentanze delle città premiate dalla Fondazione Gigi Ghirotti.

Il 3° Raduno Nazionale delle Città del Sollievo ha scelto Rieti per riunire le rappresentanze di oltre venti città che fino ad ora hanno aderito e accettato di «dare voce a chi cerca sollievo» perché afflitto dalla malattia e dal dolore, dalla solitudine e dall’abbandono, e ha trovato nella sensibilità di medici, infermieri, tecnici ospedalieri, una risposta e perfino una carezza. Tutti costoro hanno risposto a un invito e a una sollecitazione in linea con il pensiero di papa Francesco, il quale ha affermato che

«la compassione, questo soffrire-con, è la risposta fatta di rispetto, comprensione e tenerezza, perché il valore sacro della vita del malato non scompare, né si oscura mai, bensì risplende con più forza nella sua vulnerabilità ad essere segno visibile e luogo per promuovere la cultura dell’incontro e della pace, dove l’esperienza della malattia e della sofferenza, come pure l’aiuto professionale e fraterno, contribuiscono a superare ogni limite ed ogni divisione».

Sollecitati da così alta autorità morale e spirituale, si sono attivati in molti perché il raduno di sabato e domenica 23 e 24 settembre riesca nel migliore dei modi e consenta di stilare un bilancio dell’attività fino ad ora svolta e di programmare il futuro. I volontari delle associazioni non profit, i professionisti e gli operatori medici credono che sia sempre più necessario organizzarsi al meglio, perché appare indispensabile attivare il sollievo in tutte le sue variegate forme e in presenza di una crescita, specie delle malattie oncologiche, che si avverte “a occhio nudo” frequentando le unità, le divisioni e i reparti degli ospedali italiani, e in particolare del “de Lellis”. Il fronte su cui si combatte il tumore è vasto. L’esercito che lo affronta è numeroso e silenzioso. «Ogni giorno – dice il prof. Mario Santarellila scienza ci mette a disposizione nuove armi. La possibilità di battere questo mostro sempre più spesso è alla nostra portata. E noi al de Lellis le usiamo. Però abbiamo bisogno di squadre di sussistenza costituite da volontari. Che si uniscano a noi e ci aiutino quando si ha bisogno non soltanto di un appoggio materiale. Ma di quello psicologico e spirituale. Di qui il sollievo e i nostri sforzi di non farlo mancare a nessuno, con la collaborazione di tanti che durante il Raduno nazionale avremo occasione di ringraziare pubblicamente. Anche con la presenza del  sindaco Cicchetti, che porgerà ai delegati provenienti da tutta Italia il suo saluto e quello della città, poiché il Comune è stato uno dei primi, con la passata amministrazione guidata dal sindaco Simone Petrangeli, a schierarsi al nostro fianco e a quello della Fondazione Ghirotti e a dare inizio a questa esperienza umanitaria perfino esaltante».

Il prof. Santarelli ha ricordato come nell’ottobre dello scorso anno, nell’aula consiliare del Comune, si tenne la cerimonia di assegnazione a Rieti del titolo di “Città del Sollievo”, che seguiva al conferimento nel 2012 della “Gerbera d’Oro” all’Asl di Rieti, al Reparto di Radioterapia oncologica, all’Associazione Alcli per la realizzazione del progetto “Fiori di campo”, e all’Associazione Musikologiamo per “Musica in Ospedale”. Oltre a oncologia e a radioterapia, tutte le altre unità affiancano le divisioni maggiormente esposte. Quindi è l’intero “de Lellis” disposto a sorreggere ogni iniziativa che valorizzi la strategia e il progetto del sollievo. E su questo fronte è impegnata anche la Chiesa diocesana con l’Ufficio per la Pastorale della Salute, diretto dal diacono Nazzareno Iacopini. Nelle sue varie forme la malattia oncologica non è che sia regredita quanto a numero di casi.

Il tumore sembra diffondersi ancora per gli effetti del disastro di Černobyl’ e a Rieti per quelli del vecchio e ormai dismesso primo polo dell’industria sorto alla fine dell’800 a nord della città. Nella lotta al cancro, insieme al prof. Santarelli, sono molto attivi, per le loro competenze , la commissaria dell’Asl Marinella D’Innocenzo e il direttore sanitario Paolo Anibaldi. Essi contano sull’esperienza e sulla professionalità della dottoressa Anna Ceribelli, che ha sostituito il dr. Vincenzo Capparella ed è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica, giunta da poco dal “Regina Elena” a dirigere una delle divisioni più affollate di malati e di loro parenti, tutti alla ricerca di terapie valide a bloccare e vincere il tumore.

La dott.ssa Ceribelli è stata preceduta da ottime referenze di scrupolosità e adeguata preparazione. Per l’organizzazione del Raduno, che accenderà i riflettori dell’attenzione nazionale su Rieti, città non poco sofferente per la malattia e per diverse difficoltà sociali quali l’assenza di lavoro per i giovani, l’anzianità dei suoi cittadini e gli effetti negativi che ha provocato il terremoto che ha distrutto Amatrice e i paesi del circondario amatriciano, si sono spesi in molti. Oltre al prof. Santarelli, primario dell’Unità di radioterapia del de Lellis, fra le più apprezzate del Centro Italia; il prof. Numa Cellini, membro della Fondazione “Gigi Ghirotti”; Santina Proietti, presidente dell’Associazione di Volontariato Alcli “Giorgio e Silvia”, la cui generosità spesa a favore dei malati ha superato di molto i ristretti limiti provinciali anche per la preziosa attività dell’hospice San Francesco; la Fondazione Varrone, come sempre presente con i propri contributi; e tanti altri che sono impegnati da tempo in questa operazione di ampio respiro a sostegno dei fratelli e dei loro familiari nel momento del maggior bisogno, quando si ha necessità di essere curati anche con lo strumento cristiano dell’accoglienza e tenendo in gran conto quello che  ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il 1 febbraio 2017: «La centralità della persona, in un Policlinico, è davvero decisiva, perché tutto ruota attorno all’importanza della persona».

Il programma del Raduno prevede per sabato 23 settembre alle ore 15 il concentramento di tutte le rappresentanze nella Sala Calcagnadoro del Consiglio comunale, dove il sindaco darà il benvenuto della città. Seguiranno poi i saluti dei rappresentanti delle istituzioni, della Fondazione Gigi Ghirotti, delle associazioni di volontariato. Con moderatori Mario Santarelli e Numa Cellini si passerà alla presentazione del progetto “Carta dei servizi”. Alle 17.30 visita alla Rieti sotterranea e alle 20.30  cena. Domenica 24 il vescovo, mons Domenico Pompili, celebrerà una messa presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria. Alle ore 10 dibattito sulla Carta dei Servizi e conclusioni. Alle 13 pranzo di commiato presso la sede dell’Alcli.