Caos in Crimea, la CCIAA di Rieti allerta gli imprenditori

La Camera di Commercio di Rieti porta all’attenzione degli imprenditori che hanno rapporti economici con l’area della Crimea, i rischi che potrebbero derivare dall’attuale situazione di tensione internazionale. Il contesto politico della regione, infatti, è, come ribadito anche da Unioncamere, particolarmente delicato, visto che in questo momento né l’Italia né l’Unione Europea, né la maggior parte della Comunità internazionale riconoscono l’indipendenza e la successiva annessione alla Federazione Russa della Crimea e tale situazione ha comportato l’imposizione di un regime sanzionatorio sul commercio e sugli investimenti verso l’area.

A questo proposito, l’Ente Camerale ha pubblicato nelle news del sito istituzionale www.ri.camcom.it un documento di orientamento predisposto dalla Ue e destinato agli operatori economici che intendano operare e/o investire in Crimea e Sebastopoli e che dettaglia alcuni aspetti di tali limitazioni.

“I nostri uffici – spiega il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini – sono a disposizione per fornire la necessaria assistenza alle imprese che intrattengono relazioni commerciali con la regione e quindi in tema di certificazione necessaria, regolamentazione degli investimenti esteri nei settori delle infrastrutture, dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia, effetti economico-commerciali su alcuni settori di rilievo quali il bancario, il farmaceutico e il turistico. Sul fronte più prettamente politico, il nostro invito, rivolto agli imprenditori e loro associazioni, è quello di evitare iniziative che potrebbero contrastare con la linea adottata dall’Italia in ambito Ue”.